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Evento organizzato a Parma da Andmi e Cal Centro agroalimentare e logistica

O si cambia o si muore. Il grido d'allarme lanciato in un convegno internazionale sui Mercati all'ingrosso

I Mercati all'ingrosso non possono più vivacchiare. Serve un'evoluzione verso "piattaforme logistiche intelligenti" e un aggregazione tra strutture in modo da accrescere la loro capacità distributiva e commerciale. In Italia, diversamente dagli altri Paesi europei, persistono numerosi mercati agroalimentari all'ingrosso: se ne contano oltre 100, rispetto ai 15 grandi mercati della Germania.

Di questo si è parlato la scorsa settimana durante un convegno internazionale svoltosi presso la Camera di commercio di Parma e organizzato dal Cal (Centro agroalimentare e logistica consortile) di Parma, dall'Andmi (Associazione nazionale direttori mercati all'ingrosso) e da Gfi Unione dei mercati tedeschi, in collaborazione con Anci, Unioncamere, Bmti e con il patrocinio del Comune di Parma e della regione Emilia Romagna.

"Nel contesto fortemente evolutivo dei consumi - spiega il presidente di Andmi Pietro Cernigliaro - riferito alla globalizzazione dei commerci e con l'avvio di nuove strade di comunicazione via mare e via terra, appare evidente che il delicato ruolo che rivestono i mercati agroalimentari all'ingrosso debba adeguarsi a queste nuove realtà; pertanto è irrinunciabile avviare un profondo processo innovativo a tutti i livelli: innanzitutto culturale ma anche strutturale, tecnico, operativo, avvalendosi delle più aggiornate tecnologie informatiche, telematiche e logistiche".

Se questo fenomeno può essere in parte spiegato come risposta della fase di prima commercializzazione a una grandissima eterogeneità di territori, di culture, di consuetudini e anche di una biodiversità unica al mondo, appare evidente la fragilità del sistema, che risulta fortemente a rischio alla luce dei decreti attuativi della riforma della pubblica amministrazione, attraverso la drastica riduzione delle aziende partecipate dagli enti pubblici (legge Madia).

Foto d'archivio

"Il workshop di Parma - aggiunge Cernigliaro - ha indicato queste linee direttrici, denominando tale ambizioso progetto con il termine "Mercati AgroAlimentari di quarta generazione" (MAA 4.0) come fase successiva a quella dei Mercati di terza generazione, presentata in occasione di un analogo Convegno internazionale svoltosi a Bolzano nel 2004, all'indomani del lancio delle nuove strutture mercatali realizzate grazie al Piano nazionale dei mercati di cui alla legge finanziaria del 1986".

Per incentivare e, nel contempo, affrontare questo importante processo innovativo, è stata proposta l'istituzione di uno specifico "Osservatorio dinamico dei MAA 4.0" avente appunto il compito, innanzitutto, di rilevare le realtà esistenti, e quindi di indirizzarne la progressiva evoluzione.

Foto d'archivio

Questi due progetti trovano il loro sostegno nella sottoscrizione dell'accordo di collaborazione di Andmi con GFI-Frischemärkte avvenuta in occasione del Convegno di Bolzano nel novembre 2018, successivamente verificati in occasione del Fruit logistica a Berlino in febbraio alla presenza del sottosegretario Mipaaft e degli addetti economici dell'ambasciata italiana in Germania, è quindi sviluppati nel presente workshop di Parma. E' previsto un successivo viaggio di studio in Germania.

"In occasione dei lavori del workshop - conclude il presidente - è stato particolarmente apprezzato il saluto inviato dal sottosegretario Alessandra Pesce, con il quale auspica la stesura di un progetto che, utilizzando le nuove tecnologie, metta a sistema le informazioni e i metodi esistenti fruibili anche dai consumatori, in modo coerente e condiviso".

Il workshop si è concluso con la sottoscrizione, da parte delle delegazione tedesca, del manifesto dei grossisti ortofrutticoli UE, in precedenza firmato dalle rappresentanze italiane, francesi e spagnole, e da una visita a Fico, accolta con grande interesse dalla delegazione tedesca.