Secondo l'agronomo Daniel Iurman, della Stazione agricola sperimentale argentina (AEA) Hilario Ascasubi dell'Inta, la produzione di cipolla nel centro e nel nord Europa è diminuita del 16% a causa delle alte temperature e del deficit idrico, il che potrebbe portare a un aumento delle esportazioni dall'Argentina.
Lo ha dichiarato Iurman durante il 12mo Festival della cipolla di Hilario Ascasubi, a sud di Buenos Aires, una delle principali aree di produzione del paese.
L'inferiore offerta europea ha portato a un aumento del prezzo delle cipolle del Vecchio Continente, il che pone la cipolla locale argentina in una posizione migliore per raggiungere il Brasile, che l'anno scorso ha importato più dall'Europa che dall'Argentina.
Inoltre, alcune regioni produttive del sud del Brasile hanno subito una riduzione della produzione a causa di alcuni problemi di peronospora nelle colture.
Il deficit di offerta calcolato per i mesi di aprile e maggio è di oltre 100mila tonnellate: pertanto è il momento ideale, per la produzione argentina, per ottenere buoni prezzi. Non a caso, il flusso commerciale è abbastanza attivo in questi giorni.
Fonte: agrovoz.lavoz.com.ar