Qualche settimana fa, si è registrata un'ondata di maltempo, con venti molto forti. Abbiamo chiesto al responsabile commerciale di CO.SER, Roberto Guarino (foto a lato), di illustrarci la situazione presso le aziende clienti e le scelte/i trend nel comparto serricolo.
"Riguardo ai danni sulle nostre strutture, dopo l'ultima ondata di maltempo, abbiamo registrato una percentuale bassissima, fino all'1% – dichiara Guarino – La richiesta da parte dei nostri clienti è, giustamente, quella di effettuare interventi di rinforzo in punti nevralgici, quelli di massima sollecitazione da sforzo, per avere maggiore resistenza al vento".
"Tralasciando le colture tradizionali come pomodori, melanzane, zucchine, insalata, angurie e meloni, negli ultimi anni c'è un progressivo aumento di produzione nel comparto della IV gamma: diverse baby leaf, spinaci, rucola, valeriana, ad esempio. Considerando i finanziamenti Ue, stanno nascendo svariate aziende specializzate in produzione biologica, realtà un po' più complessa perché bisogna creare all'interno delle serre dei veri e propri habitat naturali per ridurre l'uso di prodotti chimici mediante la lotta integrata", sottolinea il responsabile commerciale.
La tipologia di serra richiesta alla CO.SER, è per l'80% destinata alla coltivazione delle sopra citate colture ed è rimasta su standard abituali. "Dove occorre fare modifiche sia a livello tecnologico sia in termini di forme e misure particolari siamo all'avanguardia e ci armonizziamo alle esigenze dei clienti come veri e propri camaleonti – spiega Guarino – A seconda delle varie zone di realizzazione e situazioni climatiche differenti, le strutture richieste variano di poco. Si aggiungono meccanizzazioni e impianti di riscaldamento, ma a non mancare mai è l'elemento principale, ossia l'acqua, tramite l'impianto di irrigazione".
Guarino opera come responsabile commerciale nel settore Agricoltura della CO.SER da oltre 27 anni. "Posso confermare che il trend di crescita nella realizzazione di strutture serricole negli ultimi 10 anni è stato sempre in aumento e che i clienti partecipano molto di più nella fase di progettazione e di investimento, in quanto è aumentato notevolmente lo spazio temporale nel recuperare le quote di ammortamento dello stesso".
Un confronto con i Paesi Bassi sarebbe impensabile, ma ci sono tecnici olandesi che hanno portato in Italia il loro know how e il responsabile commerciale lo sa bene. "Tra le tante esperienze, una in particolare con un cliente da oltre un ventennio, molto forte nel campo floricolo, tulipani in primis. Il suo modello lavorativo mostra una buona organizzazione nella gestione sia dei tanti operai sia della logistica, della produzione e della commercializzazione dei propri prodotti, in Italia e nei Paesi Bassi, dove praticamente si vende quasi tutto all'asta".
"Noi Italiani abbiamo sempre dato dei begli esempi nel modo di amministrare e valorizzare le nostre aziende, con competenze e tecnologie, e nel gestire i rapporti commerciali con la tipica passione mediterranea che ci contraddistingue", conclude Guarino.
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