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Puglia: agricoltori protagonisti di una possibile seconda riforma agraria

Si è svolto giovedì scorso, 21 marzo 2019, a Palagiano (Taranto), un pubblico dibattito organizzato da un gruppo di agricoltori, di concerto con il Tavolo verde Puglia e Basilicata, con l'intento di concordare una nuova riforma agraria, studiata, scritta e voluta dagli stessi agricoltori, insieme alle diverse istituzioni.

La grave crisi dei prezzi di vendita dei prodotti ortofrutticoli, specie per il comparto agrumicolo, e l'espansione delle importazioni da diversi Paesi del Nord Africa, danneggiano i redditi dei produttori italiani, i quali rischiano, in preda alla disperazione, di assumere decisioni drastiche, come nel caso del recente abbattimento di piante di agrumi in alcuni comuni del tarantino.

"La partecipazione è stata straordinaria, eravamo oltre 350 produttori di vari settori agroalimentari", così riferisce Paolo Rubino, presidente del Tavolo Verde Puglia e Basilicata, il quale aggiunge: "L'agricoltura non può più essere utilizzata per arricchire altri comparti produttivi e impoverire se stessa. Per questo vanno rimessi in discussione tutti gli accordi bilaterali sottoscritti negli anni, spesso all'insaputa o contro gli interessi degli agricoltori. Mentre prima gli agricoltori non si limitavano a produrre merci, ma beni indispensabili per l'umanità, oggi il periodo della raccolta produce preoccupazione per la vendita e stati di crisi e depressione per l'indebitamento dovuto alla vendita sotto costo".

"All'evento, andato avanti fino a tarda serata, era presente anche il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, il quale ha accettato la nostra proposta di costruire, da qui a un anno, un'ipotesi di seconda riforma agraria, quest'ultima realizzata insieme ai veri protagonisti, ossia i produttori. Non ci può essere una nuova riforma agraria senza che venga rimosso il grado di dipendenza della stessa da altri settori. Siamo consapevoli che porsi l'obiettivo della seconda riforma agraria è un compito difficile, ma è l'unica strada per dare prospettive al mondo agricolo".

Nello stesso giorno, la confederazione italiana agricoltori della sede CIA Due Mari Taranto - Brindisi ha consegnato al presidente Emiliano un documento per elencare le varie proposte che riguardano interventi sul ricambio varietale, ricerca e innovazione, interventi sulla commercializzazione e sull'iter di riconoscimento per le calamità del 2017. "Si tratta di proposte concrete, immediatamente programmabili e da attivare al più presto per poter affrontare, in modo strutturale, la crisi del comparto agrumicolo", a spiegarlo a FreshPlaza sono Pietro De Padova e Vito Rubino, rispettivamente presidente e il direttore provinciale della CIA Due Mari.

"Occorre un cambio di passo nelle politiche di settore, con una maggiore attenzione per la rivisitazione degli accordi internazionali, in particolare di quelli che riguardano le importazioni. E' inoltre necessario fare attenzione alle tutele sanitarie per evitare la possibile introduzione di patogeni, quali Greening e Citrus Black Spot, che possano mettere a rischio gli agrumeti pugliesi".