Nella seconda settimana di marzo 2019 si è osservato un generale ridimensionamento dei prezzi per tutti i prodotti rilevati, ad eccezione di cipolle, sedano e patate comuni. Il tempo stabile ha permesso il regolare svolgimento delle operazioni di raccolta con conseguente aumento dei quantitativi immessi nei circuiti commerciali. La domanda pur interessata non è riuscita ad assorbire la totalità dell'offerta determinando i cali delle quotazioni.
Ortaggi a foglia: mercato caratterizzato da una generale flessione delle quotazioni per tutti i prodotti considerati. Per indivia, lattuga, spinaci e radicchio l'aumento delle temperature e il tempo stabile hanno favorito l'incremento delle produzioni in campo, con conseguente aumento dei volumi commercializzati. La domanda - pur mediamente interessata - non è riuscita ad assorbire la totalità del prodotto offerto e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi tesi al ribasso.
Carote: la raccolta del prodotto nell'areale veneto è proseguita regolarmente e l'offerta, seppure ancora contenuta, è risultata in aumento rispetto alla precedente ottava. Gli scambi sono avvenuti regolarmente grazie a una domanda interessata ma i prezzi hanno teso al ribasso proprio a causa dei maggiori quantitativi commercializzati. Stabile invece il mercato per il prodotto di origine laziale grazie a un generale equilibrio tra domanda ed offerta.
Asparagi: dopo l'esordio sui mercati della scorsa settimana sono proseguite regolarmente le operazioni di raccolta del prodotto provenienti dagli areali toscani con conseguente aumento dei volumi immessi sul mercato. Il prodotto, dal buon profilo qualitativo, ha suscitato un discreto interesse da parte della domanda e il prezzo d'esordio si è attestato su valori superiori a quelli del 2018.
Cavolfiori: ulteriore ridimensionamento del prezzo dei cavolfiori. I cali sono principalmente legati all'aumento di offerta, a cui è corrisposta una domanda poco propensa al consumo. Tale andamento di mercato si è osservato per il prodotto di origine pugliese e napoletano mentre per quello di origine abruzzese la flessione delle quotazioni è attribuibile alla minore qualità del prodotto commercializzato. Non si sono osservate variazioni di rilievo, invece, in tutti i restanti areali produttivi.
Finocchi: generale calo delle quotazioni in tutti i principali areali di coltivazione. Il tempo stabile ha permesso il regolare svolgimento delle operazioni di raccolta, con offerta in fisiologico aumento. Gli scambi sono avvenuti regolarmente grazie a una domanda interessata ma gli abbondanti volumi commercializzati non sono stati totalmente collocati sul mercato. Solo sulla piazza di Crotone l'offerta è risultata stabile e in linea con la domanda; le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori stabili.
Carciofi: ancora un calo per le quotazioni dello spinoso sardo. Gli scambi sono avvenuti a rilento a causa di una domanda poco propensa all'acquisto mentre l'offerta, dal profilo qualitativo non sempre soddisfacente, è risultata in aumento. Anche per il carciofo catanese si è osservato un calo delle quotazioni dovuto ai maggiori quantitativi offerti e alla contemporanea presenza sul mercato di prodotto estero, quotato mediamente a valori inferiori. In ribasso anche i prezzi del carciofo romanesco proveniente dagli areali del salernitano. Il tempo stabile ha favorito la raccolta e i maggiori volumi commercializzati non sono stati totalmente assorbiti dalla domanda. Stabile, invece, il mercato per il romanesco di origine napoletana e laziale.
Patate comuni: l'aumento dei prezzi è attribuibile esclusivamente alla fine della campagna di commercializzazione per il prodotto di origine abruzzese quotato mediamente su un valore inferiore rispetto alle restanti piazze rilevate. Nei restanti areali produttivi gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari e le quotazioni medie non hanno subito variazioni. Solo sulla piazza di Verona le contrattazioni si sono concluse con una lieve flessione dei listini a causa di una domanda meno propensa all'acquisto. Per le patate novelle i limitati quantitativi commercializzati sono stati oggetto di una buona richiesta da parte della domanda e i prezzi medi sono rimasti invariati rispetto alla precedente ottava.
Ortive a frutto in serra: si è osservato un calo delle quotazioni per cetrioli, melanzane, zucchine romanesche e zucchine scure a causa di un'offerta superiore ai quantitativi richiesti. Per peperoni e pomodori invece il mercato è risultato stabile grazie a un generale equilibrio tra domanda e offerta. Solo per le zucchine chiare si è osservato un aumento delle quotazioni imputabile ai minori quantitativi commercializzati.
Fonte: www.ismeamercati.it