La campagna spagnola dell'avocado si concluderà tra circa un mese e mezzo. Sebbene il mercato sia stato lento per la produzione spagnola a gennaio e febbraio, a causa dell'abbondante approvvigionamento da altre origini (che ha causato un ritardo nel raccolto e nella commercializzazione di fino a venti giorni), la situazione è cambiata a marzo e le vendite sono ora in pieno svolgimento.
"L’offerta proveniente da Cile, Messico e Colombia sta diminuendo, in Europa, mentre la domanda rimane forte, quindi la Spagna sta approfittando della sua finestra di marketing e stiamo vendendo tutto ciò che non siamo riusciti a portare sul mercato a gennaio e febbraio. Marzo è il nostro mese, per gli avocado", ha dichiarato Sigfrido Molina, manager della Sigfrido SLU.
I prezzi sono adeguati alla disponibilità del momento, secondo il produttore ed esportatore. Sul campo, i prezzi variano tra 2,50 e 3,00 euro al chilo, a seconda delle dimensioni, mentre la cassa da quattro chili è compresa tra € 12,00 e 14,50. "Qualche settimana fa, a molti coltivatori non piacevano i prezzi dell'avocado all'origine, e quelli che hanno aspettato a raccogliere, stanno ora ottenendo buoni risultati", dice.
Nella prima settimana di aprile, Sigfrido inizierà l'importazione di avocado da Perù, Kenya e Sudafrica per la campagna fuori stagione. L'anno scorso ci sono stati alcuni momenti difficili tra la primavera e l'estate, a causa della forte produzione del Perù, che ha portato il volume di avocado a raddoppiare rispetto a quanto il mercato avrebbe potuto assorbire. "Tradizionalmente, gli esportatori peruviani annunciano sempre una produzione inferiore a quella che hanno in realtà, per cercare di mantenere i prezzi alti: quest'anno, il raccolto peruviano sta cominciando tardi, e con l'entrata in produzione di nuove piantagioni potrebbe esserci addirittura più offerta rispetto allo scorso anno".
Anche se l'offerta mondiale di avocado continua a crescere, Sigfrido Molina afferma che la sua forte domanda e il fatto che stia diventando un prodotto di base consentono ai prezzi di rimanere su livelli redditizi. "Negli ultimi anni, il settore dell'avocado ha vissuto un periodo di prosperità memorabile, con prezzi che hanno raggiunto i 18 euro alla cassa, dal momento che c'era sempre scarsità di un prodotto richiestissimo. Tuttavia, a mio avviso, prezzi così esorbitanti rappresentano un ostacolo per il prodotto: personalmente, mi sento più a mio agio nell'avere volumi sufficienti per soddisfare la domanda del mercato con prezzi tra gli 11 e i 12 euro la cassa, che sono ancora molto redditizi per il produttore e fanno bene a tutti gli anelli della filiera".
Inoltre, l'operatore avverte che, dopo diversi anni con prezzi così alti, "il settore dell'avocado ha attratto molti imprenditori inesperti, con scarse conoscenze sul prodotto. Stiamo vedendo l'espansione delle superfici in altre zone della Spagna, come Valencia, Huelva e Cadice, che sono tradizionalmente produttrici di agrumi".
Sigfrido si impegna a fidelizzare i clienti attraverso il suo marchio, che si posiziona bene in mercati come la Francia. "Stiamo facendo alcune incursioni in Canada, ma queste sono più complicate a causa della concorrenza da parte del Messico, che ha un indubbio vantaggio dovuto alla sua vicinanza. Penso che l'Europa abbia ancora un grande potenziale di crescita per quanto riguarda il consumo di avocado in paesi come Italia, Grecia, Norvegia o Danimarca”.
Recentemente, Sigfrido SLU ha creato una nuova società controllata chiamata Tasty Import, focalizzata sulla vendita di mango e avocado biologici e ha già ottenuto un buon fatturato tra il dicembre dell'anno scorso e i primi mesi del 2019.
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