Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Shelf life del carciofo prolungata di 10 giorni attraverso un nuovo sistema di confezionamento

I carciofi, insieme agli agrumi, sono il prodotto di punta della Vega Baja del Segura (Valencia - Spagna), non solo per il valore che raggiungono sul mercato, ma anche per la loro identificazione con il territorio in cui vengono prodotti.

Tuttavia, la maggior parte dei carciofi non viene esportata come prodotto fresco, che è quello maggiormente utilizzato invece dai consumatori locali. Solo circa 5.000 ton delle oltre 26.000 ton prodotte in quest'area sono destinate al mercato estero. Vengono spedite nel nord dell'Italia e, soprattutto, in Francia. Inoltre, solo poche aziende in tutto il Paese dispongono dell'infrastruttura necessaria per l’esportazione.

L’ostacolo principale che si incontra nel raggiungere questi mercati è che il carciofo, se è crudo, ha una breve durata di conservazione, nonostante l'uso della refrigerazione (perdono il 15% del loro peso 15 giorni dopo il raccolto, anche in frigorifero).

Di conseguenza, i ricercatori della Scuola superiore del politecnico di Orihuela (EPSO), dell'Università Miguel Hernández, lavorano da anni sullo sviluppo di un sistema di imballaggio del carciofo crudo che prolunghi di dieci giorni la sua durata di conservazione.

Il progetto è stato presentato in occasione del 10mo International Artichoke Symposium, svoltosi dal 12 al 15 marzo a Orihuela. I volumi di carciofi esportati "sono ancora inferiori a quelli di altri prodotti, come il cetriolo o la melanzana, che superano rispettivamente le 600.000 e le 150.000 ton".

Il motivo è che i carciofi non sono conosciuti a livello internazionale, ma soprattutto, perché la loro durata di conservazione è più breve di quella di altri tipi di frutta e verdura, il che rappresenta un ostacolo importante nell'esportazione.

Per rimediare a questa situazione e prolungare la shelf life dei carciofi, il gruppo post-raccolta per frutta e verdura dell'Università Miguel Hernández, guidato dal professore della Agrifood Technology, Pedro Javier Zapata Coll, ha sviluppato un sistema di imballaggio che mantiene la freschezza del prodotto.

Il sistema consiste nel confezionare i carciofi in atmosfera atmosfera con film macroforato, insieme all'applicazione di oli essenziali (che hanno proprietà antimicrobiche e antiossidanti).

Questo sistema consente al carciofo di mantenere il suo aspetto più a lungo, senza alcuna perdita di peso, e allunga la sua durata di conservazione fino a 10 giorni in più. Può essere applicato su confezioni piccole, ma anche per grandi volumi.

I carciofi hanno molte più possibilità di arrivare a destinazione in buone condizioni, poiché mantengono le loro qualità più a lungo. La ricerca, avviata nel 2015, è parte di una tesi di dottorato ed è in una fase molto avanzata.

Nuovi mercati
Una shelf life più lunga non solo migliorerebbe il potenziale di esportazione del prodotto, ma contribuirebbe anche ad aprire nuove destinazioni e raggiungere Paesi più lontani.

Sebbene la Spagna sia il terzo produttore al mondo di carciofi, dietro l'Italia e l'Egitto, l’esportazione riguarda solo il 5% della sua produzione. Delle 225.000 ton prodotte nel 2016, solo 11.000 sono state vendute all'estero (principalmente in Francia). Di queste vendite internazionali, circa il 50% è stato spedito proprio da Vega Baja, la comarca valenciana che sta lavorando per ottenere l'Indicazione Geografica Protetta (IGP), in quanto è la seconda area spagnola per produzione di carciofi, solo dietro a Murcia e davanti a Benicarló e Navarra.

Ci sono anche piccole aree di produzione in Catalogna e Granada. Il professor Zapata Coll spiega che il mercato spagnolo sta iniziando a soffrire di un eccesso di offerta di carciofi, e questo nuovo sistema - che consente tra l'altro anche di coltivare varietà con un calibro più grande del solito - favorirebbe le vendite.

Fonte: diarioinformacion.com

Data di pubblicazione: