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I dati 2018

Gli agrumi rappresentano un quarto degli acquisti di frutta delle famiglie italiane

Il mercato interno della frutta e verdura sta attraversando un periodo di importante svolta nel nostro Paese. Dopo annate nelle quali gli acquisti di ortofrutta hanno evidenziato importanti cali, da ormai un quinquennio la ripresa c'è ed è evidente. Non si tratta più solo di annate spot, ma di un nuovo ciclo che vede il comparto proiettato verso i nove milioni di tonnellate di consumo.

In questo scenario, gli agrumi non sono stati spettatori, bensì hanno contribuito in maniera sostanziale ai risultati conquistati fino a oggi. Arance, limoni, clementine & co rappresentano mediamente il 25% degli acquisti di frutta per il consumo domestico Italia, pertanto una componente più che mai determinante nel panorama frutticolo.

Agrumi: volume in % sul totale per specie (tonnellate) - Fonte: elaborazioni CSO Italy su dati GfK Italia

Nel corso del 2018, le famiglie italiane hanno acquistato per il consumo fresco oltre 1.140.000 tonnellate di agrumi (+1% sul 2017): di questi, storicamente, la componente più importante, con il 50% del totale, riguarda le arance, seguite dalle clementine con il 24%, quindi dai limoni con il 18%, poi i mandarini al 6%. Chiudono la carrellata i pompelmi con il 2%.

Questa suddivisione per alcune specie risulta abbastanza costante nel corso degli anni come per le arance e i limoni, mentre ha visto forti oscillazioni per mandarini e clementine. I mandarini nei primi anni duemila rappresentavano l'11% degli acquisti di agrumi, mentre le clementine il 16%. Una sorta di inversione delle parti per i due piccoli – solo in termini di calibro - della famiglia.

Sebbene gli agrumi abbiano una forte connotazione invernale, è interessante notare come nel periodo estivo, che va da luglio a settembre, siano più evidenti gli incrementi dei consumi, merito principalmente di una forte ripresa dei limoni nel trimestre.

Agrumi: distribuzione trimestrale degli acquisti in volume (tonnellate) - Fonte: elaborazioni CSO Italy su dati GfK Italia - Clicca qui per un ingrandimento

La spinta produttiva degli agrumi nel 2018 è dettata in maniera particolare da arance, limoni e pompelmi. Nel dettaglio: le arance vedono aumentare i volumi di 5.000 tonnellate rispetto allo scorso anno raggiungendo le 570.000 tonnellate, i limoni incrementano del 4,3%, superando le 205.000 mila tonnellate. Infine, i pompelmi aumentano del 2,6% sul 2017, salendo così a 21.300 tonnellate.

Confermano le quantità dello scorso anno le clementine, dopo una lunga serie di annualità nelle quali la crescita è stata repentina; viceversa, si arresta la discesa dei mandarini dopo 3 anni di contrazione dei volumi.

Sul fronte dei canali di acquisto si apre un panorama in evoluzione: nel giro di 10 anni, sono mutate le preferenze di approvvigionamento degli agrumi. Nel 2009 la grande distribuzione aveva da poco superato i canali tradizionali con il 52% dei volumi e i mercati ambulanti o rionali ancora ricoprivano il ruolo dominante nelle fonti tradizionali.

Nel recente 2018, la grande distribuzione accentra circa il 60% degli acquisti, con in testa i supermercati al 32%, seguiti dai discount al 14% e non più dagli ipermercati, stabili all'11%.

Scenario mutato anche per quello che riguarda la distribuzione tradizionale: infatti ora sono i fruttivendoli a soddisfare la parte più importante della categoria con il 23% del totale, seguiti dagli ambulanti scesi al 14%.

L'acquisto non sembra molto legato alla zona di produzione: è infatti nel settentrione che questa tipologia di frutta sta ottenendo il maggiore apprezzamento, non solo superando di qualche punto il 50% degli acquisti, ma anche e soprattutto evidenziando un positivo trend di crescita.

Agrumi: distribuzione degli acquisti per canale commerciale in volume % sul totale (tonnellate) - Fonte: elaborazioni CSO Italy su dati GfK Italia - Clicca qui per un ingrandimento

In particolare il Nord Est che, nell'arco di 5 anni, è passato dall'essere il comprensorio meno acquirente - con circa 195.000 tonnellate - alle attuali 242.000, superando di gran lunga le regioni del Centro Italia. Degno di nota anche il Nord Ovest, che consolida la leadership dei consumi nazionali di agrumi, superando nel 2018 le 350.000 tonnellate. Stabili o leggermente in controtendenza il Centro e il Sud più Isole. Quest'ultimo areale, noto per essere la culla delle produzioni italiane, nell'ultimo periodo non brilla per l'acquisto degli agrumi.

Su base nazionale, la percentuale di famiglie che almeno una volta nell'arco dell'anno ha acquistato agrumi è del 97%: un buon risultato, ma va ricordato che in anni non molto lontani si era raggiunta la quasi totalità delle famiglie. La penetrazione degli agrumi nelle famiglie è ancora una volta penalizzata nel Sud e Isole dove scende al 95%. Mediamente, in Italia, ciascun nucleo famigliare acquirente di agrumi lo fa per 45 kg e una spesa complessiva di 65 euro l'anno.

Ultimo aspetto, in ordine cronologico ma non di importanza, è quello dell'andamento degli agrumi biologici, che attualmente rappresentano il 10% degli acquisti nazionali con quantità in costante aumento: nel 2018 sono state superate le 115.000 tonnellate.

Fonte: CSO Italy per FreshPlaza.it

Data di pubblicazione: