In discussione in Unione Europea le direttive del cosiddetto "pacchetto mobilità" di interesse per il settore dei trasporti e della logistica. La nuova regolamentazione potrebbe impattare la profittabilità del settore mettendo a rischio la posizione dominante della Polonia sul mercato europeo.
Si stima che la Polonia impieghi nel solo campo dei trasporti internazionali circa 300mila lavoratori. Se a ciò si aggiungono i settori complementari come la logistica, si arriva a superare il milione di impiegati.
Il problema principale che la normativa dovrebbe porre riguarda il dilemma su dove gli autisti dovrebbero assicurarsi e pagare le tasse. Attualmente lo si fa nel Paese d’origine, mentre le nuove norme propongono che si effettui nel Paese in cui si opera.
Per le aziende polacche il rischio è di incorrere in severe sanzioni, dato che gli autisti cambiano repentinamente nazione e ciò, secondo la nuova legge, potrebbe far compiere ai datori di lavoro errori nella compilazione della documentazione. Inoltre, l’eccessiva documentazione da compilare causerebbe problemi non solo alle ditte di trasporti, ma anche alle piccole e medie imprese, che con lo spropositato aumento dei costi farebbero fatica ad avere degli utili.
Fonte: ICE VARSAVIA