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Parma, oggi 11 marzo ore 10:00

OI Pomodoro Nord Italia: convegno sul rapporto tra formazione tecnica e qualità del lavoro e della produzione'

Si parlerà di programmi e di progetti per la qualificazione degli addetti della filiera del pomodoro da industria dell’Emilia-Romagna, oggi 11 marzo alle 10:00 nella sala Tricolore della Stazione sperimentale industria conserve alimentari di viale Tanara 31/a a Parma, in occasione del convegno "La formazione tecnica e professionale, leva di qualità del lavoro e della produzione" promosso dall’Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia.

Clicca qui per scaricare la locandina con il programma.

Il convegno si aprirà con l’intervento di Gabriele Canali, docente dell’Università Cattolica di Piacenza, che si soffermerà sul tema "La professionalità, strumento di innovazione competitiva, affidabilità e qualità della filiera", seguito dall'intervento dell’assessore regionale alla Formazione, Scuola, Università e Ricerca Patrizio Bianchi che illustrerà le "Politiche regionali per l’investimento formativo, la conoscenza ed il trasferimento tecnologico".

Quindi spazio alla tavola rotonda dal titolo "Verso un programma condiviso di opportunità di formazione professionale ed istruzione tecnica per la filiera del pomodoro da industria" con interventi di:

- Aldo Rodolfi (presidente dell’azienda Rodolfi Mansueto Spa; vicepresidente Anicav e capoconsulta conserve vegetali dell’Unione parmense degli industriali);
- Roberto Iovino (Flai-Cigl nazionale);
- Fabrizio Affatticati (segretario generale Fai-Cisl Parma);
- Michele Distefano (Enapra-Confagricoltura);
- Marco Crotti (presidente Consorzio agrario Terrepadane);
- Francesca Bergamini (dirigente regionale politiche dell’istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza).

Le conclusioni saranno affidata a Tiberio Rabboni, presidente dell’OI Pomodoro da industria del Nord Italia.

“L’intento del convegno – anticipa Tiberio Rabboni – è la promozione di un maggiore e più sistematico investimento formativo pubblico a favore dei tecnici e degli addetti della filiera produttiva del pomodoro da industria. Proporremo alla Regione Emilia Romagna un’intesa finalizzata ad un raccordo formale tra i programmi regionali di formazione tecnica e professionale e i fabbisogni specifici della filiera. Ci motiva la consapevolezza che la valorizzazione professionale del lavoro dipendente è oggi uno dei presupposti fondamentali per potere ulteriormente crescere in qualità, sostenibilità e competitività sui mercati interni ed internazionali. Vogliamo che la nostra filiera del pomodoro e, più in generale, quella del Nord Italia, abbiano nella legalità, nella tutela e nella valorizzazione professionale del lavoro e dei lavoratori un tratto distintivo inoppugnabile".

La filiera del pomodoro in Emilia Romagna
L'Emilia-Romagna, con 24.140 ettari, è stata nel 2018 la regione del Nord Italia con la quota più consistente di superfici coltivate a pomodoro da industria. E' seguita dalla Lombardia (7.307), dal Piemonte (2.049) e dal Veneto (1.406). Nel complesso lo scorso anno in tutto il bacino del Nord Italia (28 stabilimenti di trasformazione e circa 2mila produttori agricoli) sono stati coltivati 35.099 ettari per una lavorazione complessiva di materia prima di 2.446.932 tonnellate, un valore che corrisponde al 50% del dato complessivo nazionale, ed un totale di prodotti finiti (polpe, passate e concentrati) di 1.141.110 tonnellate.

Questa la ripartizione degli ettari 2018 nelle principali province contraddistinte dalla presenza della coltivazione del pomodoro da industria: Piacenza: 9.962 ettari; Ferrara: 5.703; Parma: 4.293; Mantova: 3.775; Cremona: 2.073; Ravenna 2.019; Alessandria: 1.856; Reggio Emilia: 1004; Modena: 763, Verona 727 e Rovigo 564. Seguono altre province con valori più contenuti.La campagna del 2019 è alle porte. Nelle prossime settimane avrà inizio la semina delle piantine.

Data di pubblicazione: