Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Situazione New Delhi Virus in Italia

Diversi enti di ricerca italiani, Università di Palermo e di Catania, IPSP-CNR di Portici, CREA di Roma e OMP di Palermo, hanno condotto uno studio sull'incidenza e la diversità genetica del New Delhi virus, la nuova minaccia per l'orticoltura.

Il virus New Delhi (Tomato leaf curl New Delhi virus, ToLCNDV) è un begomovirus bipartito (famiglia Geminiviridae) identificato per la prima volta nel 1995 in Asia, da dove si è diffuso in diversi paesi del bacino del Mediterraneo. ToLCNDV è stato trovato in Spagna nel 2012 e successivamente in Tunisia e in Italia.

Il primo focolaio in Italia si è verificato alla fine del 2015 nella provincia di Trapani (Sicilia) sulle zucchine. Poi, nel 2016, ToLCNDV è stato trovato in piante di zucchine infette in Campania, Lazio e Sardegna e nel 2017 in Calabria.

"Questo studio ha affrontato la dispersione e la diversità genetica degli isolati di ToLCNDV in Italia. Sono state analizzate un totale di 1400 piante - spiegano i ricercatori - L'analisi filogenetica ha evidenziato una bassa variabilità tra gli isolati italiani, probabilmente come conseguenza della recente introduzione e della rapida diffusione di questo virus in Italia".

"Sono stati segnalati due gruppi statisticamente significativi: uno raggruppa solo isolati italiani, l'altro raggruppa isolati italiani, spagnoli, tunisini e marocchini. Inoltre, la più alta incidenza di ToLCNDV è stata osservata in Sicilia, anche se la malattia sembra essere critica anche in altre regioni italiane".

In questo lavoro, è stata dimostrata un'elevata efficienza della trasmissione meccanica di ToLCNDV in Cucurbita pepo, Cucumis melo inodorus e Cucumis melo cantalupensis. "La rapida diffusione di ToLCNDV nel bacino del Mediterraneo rappresenta una minaccia per la produzione orticola - concludono i ricercatori - quindi è molto importante sviluppare pratiche di gestione delle colture adeguate, applicando strategie di resistenza genetica e misure fitosanitarie più restrittive".

Fonte: S. Panno A. G. Caruso E. Troiano M. Luigi A. Manglli T. Vatrano G. Iacono S. Marchione S. Bertin L. Tomassoli G. Parrella S. Davino, 'Emergence of tomato leaf curl New Delhi virus in Italy: estimation of incidence and genetic diversity', 2019, Plant Pathology, Vol. 68 (3), pag. 601-608.