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Sudafrica: inizio della stagione delle melagrane ostacolato da sfide logistiche

Le prime melagrane sudafricane sono partite per l'Europa, andando a colmare un vuoto sul mercato.

L'effetto della siccità si sente ancora nei frutteti del Capo Occidentale, ma le dimensioni delle melagrane sembrano migliori rispetto allo scorso anno e, nella prossima stagione, i volumi dovrebbero ulteriormente aumentare quando, in altre parti del Paese, i coltivatori inizieranno a produrre per le esportazioni.

Le melagrane vengono fornite nell'ambito dei programmi di vendita al dettaglio, oltre che ai mercati all'ingrosso e ai trasformatori.

Entro la fine di questa settimana, inizierà la raccolta della varietà Wonderful, che meglio risponde alle condizioni sudafricane di coltivazione: si trasporta bene, il suo colore interno e gli zuccheri sono magnifici. L'unico inconveniente è che la buccia non si colora bene, come in altre parti del mondo.

L'uva e le susine tardive hanno riempito i magazzini refrigerati
Sono in corso le prime spedizioni delle varietà Acco e Herskovitz, dopo alcune sfide logistiche affrontate all'inizio della stagione. Le melagrane, essendo un raccolto minore in Sudafrica, condividono le celle refrigerate e gli impianti di imballaggio con altre merci. L'arrivo ritardato delle uva, così come delle susine, ha pertanto causato, all'inizio di febbraio, alcune difficoltà di stoccaggio refrigerato per i produttori di melagrane, a cui si è aggiunto il fatto che il porto di Città del Capo è stato bloccato dal vento per diversi giorni.

"All'inizio della stagione abbiamo dovuto fare appello a tutta la nostra inventiva per trovare strutture alternative per lo stoccaggio refrigerato", afferma Carnel Geddes, neoeletta presidente di POMASA, l'organizzazione di settore per la melagrana sudafricana. "Se avessimo un mercato interno più forte per questi frutti, saremmo riusciti ad alleggerire una parte della pressione, ma i prezzi locali sono molto volatili. Anche solo pochi pallet in più o in meno fanno un'enorme differenza sul mercato interno; per esempio, ci si accorge subito quando c'è una carenza nel mercato locale, perché la frutta arriva molto velocemente in commercio".

Le melagrane peruviane e indiane sono concorrenziali
Carnel lavora per Pomona, l'unico esportatore di melagrane in Sudafrica, con sede a Swartland. Racconta di come alcune linee di navigazione abbiano terminato i container proprio quando le loro melagrane - già imballate da una settimana - dovevano essere caricate.

"E' stato abbastanza stressante: se perdi una nave, è davvero un grande problema, specialmente con le varietà precoci, che non si trasportano bene. Grazie al cielo, con poche ore di anticipo, siamo riusciti ad ottenere alcuni container e abbiamo riempito la nave".

Esportare le melagrane sudafricane è ancora un ottimo affare, dice l'esperta. C'è una forte domanda da parte dell'Europa quando arriva sul mercato il Sudafrica, ma è un gap che si riduce ogni anno, con l'arrivo di melagrane peruviane.

"Quest'anno c'è stata un'altra sfida con l'India, che ha avuto un raccolto eccezionale. Nonostante vi sia un grande consumo interno di melagrane, in India, stavolta, visto l’eccesso di fornitura, hanno anche esportato molta merce, e abbiamo trovato parecchie melagrane indiane ancora sul mercato, il che reso più difficile lo scenario per noi. Spero che tutto si risolva prima dell'arrivo sul mercato del grosso delle forniture di melagrane sudafricane".

Cresce la produzione, servono nuovi mercati
I prezzi in Europa sono migliori rispetto a quelli ottenuti in Medio Oriente, anche se quest'ultimo mercato è in crescita, visto che riconoscono nel Sudafrica un Paese produttore di melagrane. "L'industria sudafricana delle melagrane si è concentrata inizialmente sull'Europa quando i volumi erano minori, ma visto che ogni anno sono aumentati, con nuovi frutteti che hanno raggiunto la maturazione e nuovi produttori, abbiamo bisogno di diversificare e trovare nuovi mercati".

L'organizzazione di settore POMASA è impegnata nel lavoro preparatorio all'apertura di nuovi mercati, in particolare in Estremo Oriente. Non esiste attualmente alcun accesso al mercato statunitense, ma d'altra parte il tempo occorrente per il trasporto è più lungo rispetto ad altre destinazioni.

Nessuna intercettazione di Falsa Cydia la scorsa stagione
I regolamenti UE per contrastare la presenza di Falsa Cydia, in vigore dall'anno scorso, richiedono ai produttori di melagrane di implementare il sistema Phytclean. L'anno scorso non ci sono state notifiche di intercettazioni sui carichi sudafricani e, osserva Carnel, i produttori si sono impegnati a fare in modo che continui così.

I melagrani richiedono un notevole impiego di manodopera e sono dunque particolarmente costosi da coltivare biologicamente. E' da notare inoltre che, mentre alcuni anni fa c'erano state richieste di melagrane bio, l'interesse sembra ora essere sparito.

Uno delle principali questioni su cui è impegnato il settore industriale, è la registrazione dei prodotti chimici consentiti per l'impiego sui melograni. "Essendo solo una coltura minore, in passato non si è prestata molta attenzione al melograno da parte delle aziende del settore chimico, che, come i proprietari delle etichette, sono quelli che devono registrare i prodotti", spiega Carnel. "In POMASA non possiamo registrare noi stessi i prodotti, possiamo solo fare pressione sulle aziende del settore chimico e siamo molto riconoscenti per il fatto che, negli ultimi anni, siano stati registrati alcuni nuovi principi attivi. Ma rimane una grande sfida per noi; c'è ancora molto lavoro da fare in termini di ricerca".

Panoramica sulla situazione
L'attuale area di coltivazione delle melagrane in Sudafrica copre poco più di 930 ettari, principalmente nel Capo Occidentale, con 1.178 milioni di cartoni equivalenti da 3,8 kg, esportati durante la stagione 2017/18, il 19% in meno rispetto alla stagione precedente. L'anno scorso, l'Unione europea ha assorbito il 44% delle esportazioni del Sudafrica, con il Medio Oriente al secondo posto (22%) e il Regno Unito al terzo (17%).

Per maggiori informazioni:
Carnel Geddes
POMASA
Tel: +27 21 870 2900
Email: carnel@pomegranatesdirect.com
Web: https://www.sapomegranate.co.za/

Data di pubblicazione: