L'avvento del genome editing (CRISPR/Cas) sta aprendo nuove frontiere alla possibilità, per gli scienziati, di comprendere meglio le funzioni di moltissimi geni vegetali. Mentre questi studi condurranno, nel prossimo futuro, a coltivazioni dotate di aspetti migliorativi, dall'altra parte occorre un sistema per tener traccia di una mole esponenzialmente crescente di nuovi dati.
Per rispondere a tale esigenza, alcuni ricercatori del Boyce Thompson Institute hanno sviluppato un database sul genome editing (PGED-Plant Genome Editing Database) che potrebbe diventare un archivio centralizzato mediante il quale gestire e condividere con tutta la comunità scientifica i dati riguardanti le piante mutanti.
La speranza finale è che PGED possa contribuire a un uso più efficiente delle risorse, evitando l'inutile duplicazione degli stessi esperimenti e anzi favorendo collaborazioni tra gli istituti di ricerca. Per favorire la diffusione della notizia circa la creazione del database, i ricercatori hanno recentemente pubblicato una call per la raccolta di dati e informazioni attraverso la rivista scientifica Molecular Plant.
Secondo Greg Martin del Boyce Thompson Institute, co-autore del database insieme a Zhangjun Fei: "Abbiamo sviluppato oltre 430 linee diverse solo nel pomodoro, grazie al genome editing. Il problema principale, inizialmente, era come tener traccia di ciascuna di esse; questa è stata la motivazione che ci ha mossi a creare il database. Per molti laboratori di biologia che stanno praticando la tecnica CRISPR/Cas, la problematica è la medesima; pertanto speriamo di fornire a tutti loro una soluzione utile".
Source: phys.org