Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Vincenti e perdenti della campagna ortofrutticola invernale

Insieme a temperature più miti, è arrivata nei giorni scorsi l'alta pressione su una buona parte della penisola italiana, che sta regalando delle belle giornate di sole, specie al Centro-Sud. Nonostante le temperature sopra la media stagionale, continua la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli cosiddetti "invernali".

Per avere una fotografia della situazione produttiva e commerciale, abbiamo chiesto un parere a Rocco Viggiano, legale rappresentante della FE.VI. Frutta, attività di ingrosso ortofrutticolo sita a Policoro (MT), nel Metapontino.

"Se pensiamo di lasciarci alle spalle un inverno positivo per la commercializzazione di frutta e verdura, ciò non risponde a verità per tutte le referenze. Per i carciofi, ad esempio, è stata un'annata difficile. Le piantagioni hanno sofferto molto le basse temperature, determinando una scarsa produzione e, di conseguenza, un aumento dei prezzi di vendita (attualmente 0,30 cent/pezzo). La campagna era partita a rilento già dalla prima decade di dicembre. Il rialzo delle temperature di questi ultimi giorni, porterà, inevitabilmente, a un lieve aumento dei volumi disponibili".

Finocchi. "Differente è la campagna dei finocchi, ormai giunta al termine. Le ridotte coltivazioni e, di conseguenza, la minore disponibilità di prodotto fresco, hanno atto registrare una campagna a dir poco entusiasmante, con una media dei prezzi di vendita intorno all'euro per chilogrammo e 15 tonnellate al giorno di prodotto movimentato".

Limoni. "Negli ultimi anni, i produttori hanno messo a dimora diversi ettari di limoneti, causando così una saturazione dei mercati e una riduzione dei prezzi di vendita (0,60-0,70 cent/kg). I nostri fornitori sono circa una decina. Commercializziamo diverse varietà (compreso il Limone IGP di Rocca Imperiale) per un totale di 3 ton al giorno".

"Per quanto riguarda le arance, invece, contiamo oltre 30 fornitori. Disponendo di diverse varietà, tra quelle precoci e tardive, riusciamo a coprire un arco temporale che si chiude ad aprile. Attualmente, i volumi commercializzati sono di 25 ton al giorno, con un prezzo di vendita fino a 0,50 cent/kg".

Piselli. "La produzione dei piselli è partita con 15 giorni di ritardo. I nostri fornitori, solo da qualche giorno, hanno iniziato con la commercializzazione di questo prodotto. Per ora, quando ancora la produzione non è nella sua fase maggiore, riusciamo a commercializzare circa 0,7 ton al giorno, con prezzi di vendita di circa 3 €/kg".

Fave. "Quantitativi ottimi e qualità eccellente per le fave. Abbiamo iniziato la commercializzazione nella prima decade di gennaio. Le piante, a differenza di altre referenze, non hanno subito danni dovuti a gelate. Le vendite, che continueranno per un altro mese, si aggirano tra 0,5 - 0,7 ton al giorno, con prezzi di vendita di 2,50 €/kg".

"Ci stiamo preparando alle prossime campagne in calendario, importanti non solo per noi di FE.VI. Frutta, ma anche per tutta l'economia regionale, ossia quelle delle drupacee. Inoltre, alcuni nostri fornitori stanno trapiantando in questi giorni meloni e angurie, con i quali inizieremo la commercializzazione a partire da fine maggio".