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Biofortificazione in iodio di quattro genotipi del genere Brassica

L'utilizzo di un sistema di coltivazione senza suolo e l'applicazione di basse concentrazioni di potassio iodato nella soluzione nutritiva consentono di arricchire in iodio le parti edibili di quattro diverse tipologie di ortaggi del genere Brassica. E' quanto emerge dal lavoro pubblicato sulla rivista internazionale Nutrients, che riporta alcuni risultati ottenuti nell'ambito del progetto "BiodiverSO – Biodiversità delle specie orticole della Puglia".

Lo iodio è un micronutriente essenziale per l'uomo, in quanto è il componente fondamentale degli ormoni tiroidei, che regolano la crescita e lo sviluppo dell'organismo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, considera la carenza di iodio come uno dei problemi relativi alla salute pubblica, poiché può favorire l'insorgere di patologie come il gozzo o danni a carico del sistema nervoso centrale e periferico.

La principale fonte di assunzione di iodio è rappresentata dalla dieta. Tuttavia, mentre il suo contenuto è elevato in alcuni alimenti, in particolare nel pesce, la sua concentrazione negli ortaggi è generalmente limitata rispetto ai fabbisogni umani.

La profilassi iodica mediante assunzione di sale alimentare iodato (sale fortificato con 30 mg di iodio per chilogrammo) può aiutare nella prevenzione del gozzo endemico e degli altri disordini da carenza iodica. Tuttavia, numerosi studi hanno acclarato la relazione tra l'eccessiva assunzione di sale e malattie cardiovascolari, pertanto sarebbero auspicabili ulteriori strategie per la profilassi iodica.

L'incremento del tenore dello iodio negli ortaggi per la produzione di alimenti funzionali è quindi un settore di studio di particolare interesse per la salute umana, in quanto consente di veicolare lo ione nell'organismo umano senza le controindicazioni collegate all'assunzione di sale.

Piante dei quattro genotipi studiati, dopo 21 giorni di biofortificazione con iodio: (a) Senape rossa; (b) Cima di rapa; (c) Cavolo riccio; (d) Mizuna.

Presso le serre dell'Azienda sperimentale "La Noria" dell'Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari ‒ Consiglio Nazionale Ricerche (ISPA‒CNR) a Mola di Bari, i ricercatori dell'ISPA‒CNR in collaborazione con i colleghi del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell'Università degli Studi di Bari (DISAAT‒UNIBA), hanno realizzato una prova sperimentale con lo scopo di ottenere ortaggi biofortificati in iodio.

Sono state confrontate 3 diverse concentrazioni di iodio nella soluzione nutritiva (0, 0,75 e 1,5 mg/L) somministrata, mediante coltivazione senza suolo, su due varietà locali pugliesi (Cima di rapa e Cavolo riccio), nonché su sue genotipi ampiamente utilizzati anche nell'area asiatica (Mizuna e Senape rossa). E' stato inoltre valutato l'effetto di due diversi metodi di cottura (bollitura e vapore) su contenuto di iodio e caratteristiche qualitative, considerando che tali ortaggi vengono usualmente utilizzati cotti.

I risultati della sperimentazione hanno messo in evidenza che la scelta di utilizzare basse concentrazioni di iodio nella soluzione nutritiva si è dimostrata appropriata poiché ha evitato l'accumulo di eccessive concentrazioni di iodio nelle parti edibili e, contemporaneamente, ha permesso di ottenere un adeguato livello di biofortificazione in iodio: 100 grammi di brassicacee biofortificate forniscono, mediamente, il 25% della dose giornaliera raccomandata di iodio.

Il metodo di cottura, inoltre, può influenzare il contenuto effettivo di iodio che si riscontra nel vegetale durante i pasti; pertanto la scelta del più idoneo metodo di cottura dovrebbe essere effettuata considerando la possibilità di preservare e/o aumentare la concentrazione di iodio nei tessuti vegetali.

Fonte:
Gonnella, M.; Renna, M.; D'Imperio, M.; Santamaria, P.; Serio, F. Iodine biofortification of four brassica genotypes is effective already at low rates of potassium iodate. Nutrients 2019, 11, 451.

Contatti:
Dr. Francesco Serio
Dr. Massimiliano Renna
Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari – Consiglio Nazionale Ricerche
Via G. Amendola, 122/O
70126 Bari
Tel.: (+39) 080 5929313
Email: francesco.serio@ispa.cnr.it - massimiliano.renna@ispa.cnr.it

Data di pubblicazione: