"Questo lavoro rappresenta uno studio etno-botanico ed etno-medicinale incentrato sulla rilevazione di varietà autoctone di pere della regione di Polimlje, nel sud-ovest della Serbia - riferiscono i ricercatori dell'Università di Belgrado - Lo scopo dello studio è di mettere in evidenza le risorse genetiche delle varietà di pere in situ e sottolineare gli aspetti di etno-diversità e conoscenza tradizionale. Una caratteristica speciale dell'area di ricerca è la grande diversità delle varietà autoctone di pero, coltivate da centinaia di anni".
Per l'indagine, sono state intervistate quarantasei persone di età compresa tra 25 e 78 anni residenti in 23 villaggi; e 26 varietà di pero autoctone sono state rilevate in campo. Sulla base delle informazioni raccolte, è emerso che di queste varietà autoctone, l'11,5% è ampiamente disponibile, il 26,9% è raro e il 61,5% è molto raro.
Per scopi etno-medicinali, la popolazione locale utilizza la pera come rimedio contro l'ipertensione, il diabete, il colesterolo alto e la stitichezza; per la riduzione della massa corporea; come un urosettico e/o un antireumatico; e per la prevenzione del cancro. Le pere sono inoltre consumate sia come frutta fresca sia in numerosi prodotti alimentari.
"Lo spopolamento dell'area rurale indagata è direttamente responsabile dell'esaurimento del pool genetico delle varietà di pere e della perdita delle conoscenze tradizionali - concludono i ricercatori - La conservazione può essere ottenuta con metodi in situ come la sensibilizzazione degli abitanti locali e il sostegno dello Stato".
Fonte: Aleksandra Savić, Snežana Jarić, Zora Dajić-Stevanović, Sonja Duletić-Laušević, 'Ethnobotanical study and traditional use of autochthonous pear varieties (Pyrus communis L.) in southwest Serbia (Polimlje)', 2019, Genetic Resources and Crop Evolution.