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Come cambiano i consumi

Nel 2019 Lidl apre 40 nuovi punti di vendita

Più consumatori cosiddetti "altospendenti", ma anche più acquirenti che cercano il prezzo basso: ed ecco che la fascia media di prodotti ne esce penalizzata. E' la fotografia sulle vendite alimentari e di ortofrutta nella Gdo dell'ultimo anno, scattata da Stefano Galli di Nielsen al recente Forum della Cdo Agroalimentare. 

"Gli stili di acquisto si stanno polarizzando - ha detto Galli - e dalle nostre indagini è emerso che nell'ultimo anno i consumatori golden, cioè quelli che cercano prima di tutto la qualità senza grossi patemi di prezzo, sono passati dal 15 al 19%".

L'altro polo è costituito dai consumatori che ricercano il prezzo più conveniente e che inseguono le promozioni, spesso anche al di là delle insegne. Sono i cosiddetti nomadi del volantino, a volte ben organizzati, che puntano solo al sottocosto di volta in volta e cambiano supermercato o insegna al solo scopo di poter risparmiare. A volte a causa di difficoltà economiche vere e proprie, a volte solo per spendere meno, anche se non ne avrebbero necessità.

Tornando a quanto ha affermato Galli, la fascia centrale di consumatori e di prodotti, si sta comprimendo e ciò è deleterio per la produzione ortofrutticola italiana che, mediamente, ha costi di produzione tali che non si possono collocare nel range di prezzo basso.

Inoltre, come sta influendo l'e-commerce sulle prospettive dei supermercati? La parola è passata a Luca Boselli, amministratore delegato finanza di Lidl. "Sono convinto che l'e-commerce e il canale tradizionale possano convivere. Chiaro che il tradizionale deve evolversi. Vi porto un esempio: fino a 20 anni fa, il calcio si poteva guardare solo allo stadio, oppure ascoltare la partita per radio o vedere il servizio tv la sera. Oggi si può vedere la partita in diretta tv, oppure su tablet, pc o telefonino. Allo stadio ci si va, ma in modo diverso: c'è chi si guarda i replay nello smartphone. Anche i supermercati dovranno rinnovarsi, così come hanno fatto alcune società calcistiche che cercano di trasformare lo stadio in un luogo di incontro con ristoranti, aree di intrattenimento, vendita di gadget".

Boselli ha poi ricordato che Lidl, nel 2018, ha contribuito con 2000 tonnellate di cibo al Banco Alimentare, coinvolgendo oltre il 50% della propria rete di vendita. 

"Nel 2019 investiremo 350 milioni di euro - ha aggiunto Boselli - con 40 nuovi punti vendita. Il mercato è unico, al di là delle diverse modalità di acquisto. Il consumatore in ogni caso chiede qualità al giusto prezzo. Noi cerchiamo di raggiungere ogni giorno questo obiettivo puntando sull'assortimento made in Italy che è l'80% del totale".