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Syngenta promuove un'agricoltura intensiva e sostenibile

Lotta ai nematodi e buone pratiche in orticoltura: questi i temi trattati nel corso di un apposito incontro organizzato da Syngenta a Palma di Montechiaro, in Sicilia, nella sede della Coop. Bio Hortus. L'evento è stato seguito con grande attenzione da parte dei presenti, che hanno interagito con lo staff Syngenta, per l'occasione costituito da Mauro Coatti, Head of Technical Support di Syngenta Italia, Giacomo Purromuto, Technical & Sustainable Agriculture Expert Area Sud Italia, Giuseppe Lo Brutto e Diego Cani, Sales Representative. 

Giacomo Purromuto

"In tutta Italia, i nematodi causano danni elevati alle colture orticole in serra e pieno campo - ha detto il relatore Giacomo Purromuto - Specialmente quando si coltiva su terreno sabbioso, i nematodi costituiscono un grandissimo problema per le orticole e possono provocare sia danni diretti, portando alla morte della pianta, sia danni indiretti, portando la pianta a una maggiore suscettibilità agli attacchi di diversi patogeni. Il tutto si traduce in una riduzione di produzione e  inevitabili perdite economiche per l’agricoltore, visto il calo delle rese produttive".

"L'odierno incontro - ha proseguito il tecnico - è servito a fornire indicazioni per il corretto impiego di Tervigo (prodotto a base di Abamectina), autorizzato per impieghi in fertirrigazione su pomodoro, peperone, melanzana e cucurbitacee, per il controllo dei nematodi galligeni. Inoltre, abbiamo voluto dare alcune raccomandazioni tecniche per il controllo integrato dei nematodi e sull'impiego dei relativi agrofarmaci".

"Dobbiamo massimizzare l'efficacia e l’efficienza del trattamento nematocida nel rispetto dell’ambiente. Ciò per rendere l’agricoltura sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale - ha aggiunto l'esperto - ed evitare un impiego scorretto dell'agrofarmaco, che può anche andare a inquinare le falde. E', dunque, importante prevenire certi problemi, specialmente in una zona come questa, che è particolarmente attiva nella produzione orticola intensiva. 

"A tal fine, Syngenta promuove l’InterraFarm, un esempio reale e concreto di azienda, dove vengono integrate nuove conoscenze, tecnologie - ha continuato l'agronomo - I nostri programmi sono inquadrati in un modello di azienda sostenibile che è, appunto, il modello InterraFarm; un modello scalabile e inclusivo di azioni concrete quali: gestione responsabile dell’agrofarmaco (product stewardship), gestione multifunzionale del territorio (Operation Pollinator), gestione delle acque di risulta (Heliosec), tecniche e tecnologie di applicazione, con la gestione dell'agrofarmaco, del magazzino, della formazione del personale".

"Interra Farm, inoltre, travalica i confini aziendali con il ripristino della biodiversità nel territorio, con una gestione multifunzionale, attraverso colture di coperture, etc. Il modello InterraFarm racchiude tutto questo a partire dalla formazione che qui, oggi, stiamo facendo, grazie al trasferimento di nozioni attinenti l'uso sostenibile dei mezzi tecnici che, come nel caso odierno, è riferita alla gestione del nematode". 

Da sx. Lo Brutto, Coatti, Purromuto, Morreale, Cani, Celone

"Syngenta è impegnata da anni nella gestione responsabile degli agrofarmaci e la serata con i produttori di Palma di Montechiaro - hanno detto a margine dei lavori Giuseppe Lo Brutto e Diego Cani - è servita per trasferire le conoscenze utili al controllo efficace dei nematodi, assieme ai temi della sostenibilità, in abbinamento a quello che è il programma di difesa integrata, con l'utilizzo di insetti utili che in questa zona sta prendendo sempre più piede". 

"Syngenta è costantemente impegnata nel fornire il proprio contributo al conseguimento della sostenibilità in agricoltura - ha detto in conclusione di serata Mauro Coatti -  Durante l’incontro di oggi abbiamo mostrato le attuali soluzioni per il controllo dei nematodi e nuove soluzioni, in arrivo nel 2019 per il controllo di B.cinerea ed Aleurodidi".

"Abbiamo anche parlato di un modello di sostenibilità, quale  InterraFarm - ha specificato il dirigente - a supporto di un'agricoltura intensiva e sostenibile e per salvaguardare la qualità delle nostre produzioni. Vogliamo sempre più concretamente essere vicini agli agricoltori. Portiamo con noi tutte le nostre soluzioni, retaggio delle nostre conoscenze, non solo prodotti. Quest'oggi a riprova del nostro approccio onnicomprensivo della materia, l'incontro è stato molto interessante e partecipato e abbiamo ricevuto molte domande. Laddove c'è curiosità, c’è attenzione e la volontà delle persone di essere parte attiva per migliorarsi. E' quello che vogliamo fare con il nostro contributo: far evolvere il nostro agricoltore per supportare il made in Italy nel mondo".