"Abbiamo notato che alcuni importanti supermercati italiani hanno già incluso nel loro listino clementine di origine spagnola perché convinti che l'intera produzione italiana, comprese le varietà tardive come l'Hernandina, siano state rovinate dal gelo. Gli allarmismi creati da commercianti privi di scrupoli o la presenza di partite di prodotto non adeguate, non hanno fatto altro che alimentare questa situazione". Così a FreshPlaza Domenico Oriolo, presidente della cooperativa Agrusib e vice presidente della OP Natura.
"Ritengo invece, senza tema di smentita, ma supportato dai fatti, che abbiamo merce molto valida, che non sfigura affatto se confrontata con quella spagnola o marocchina. Per cui condanno alcune catene commerciali che hanno già in catalogo prodotto spagnolo, e hanno eliminato dal listino le clementine tardive italiane, vanificando tutti gli sforzi di quei produttori che hanno investito in queste varietà. Immagino che vinca il prezzo, in questo caso".
"Si spendono tante parole sull'allungare la stagione produttivo-commerciale, sull'innovazione varietale, sugli investimenti anti-gelo e poi? Si preferisce il prodotto spagnolo", lamenta Oriolo.
"Non possiamo dire che sia stata una campagna facile, soprattutto per il Clementine Comune. E le gelate hanno colpito diverse aree della Piana di Sibari, non si può negare. Anche areali di produzioni tardivi. Però comuni come Cassano allo Ionio, Francavilla, Villapiana - dove i nostri soci hanno i loro agrumeti - fortunatamente non si sono registrati danni. Quindi il prodotto italiano c'è".
La cooperativa Agrusib conta 45 ettari di terreni a clementine con maturazione tardiva.