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Segnali di risveglio sul mercato delle pere

Sembra che le prossime settimane possano portare risultati migliori per la commercializzazione delle pere di produzione italiana. E' quanto emerge dall'analisi di un esperto, raccolta da FreshPlaza.

Nonostante la forte concorrenza da parte delle pere Conference di origine Benelux, proposte (ancora) a prezzi "contenuti", il collocamento di merce dall'Italia è in linea con il budget di vendita.

Partendo da una produzione (a parte le varietà William e Max Red Bartlett) inferiore al 2017, tutte le principali cultivar varieranno circa da -8% a -17%  rispetto allo stesso periodo del 2018 (a esclusione delle due succitate).

La varietà più richiesta è sempre Abate, con quotazioni inferiori al 2018 per via della concorrenza da parte di Conference Benelux: tuttavia, il prezzo sta aumentando a causa delle giacenze scarse. Si prevedono auspicabili ulteriori aumenti soprattutto nei calibri superiori.

Seppur in ritardo, è cominciata una domanda attiva di pere William dalla Francia che fa presagire anche per questa varietà un'ultima parte di commercializzazione più agevole.

Ancora debole la domanda di Kaiser (soprattutto dal mercato estero), anche se per questa varietà il calendario di commercializzazione è sempre più tardivo di altre e quindi dovrebbe accelerare da fine gennaio 2019 in poi.