L'organizzazione La Unión Extremadura ha chiesto al governo regionale un piano per eliminare volontariamente 500 ettari di impianti di pesche e nettarine, al fine di compensare la perdita sul mercato russo. Tale piano dovrebbe essere finanziato con aiuti de minimis forniti da entrambe le regioni autonome e il Ministero.
In un comunicato stampa, La Unión ha invitato il governo dell'Estremadura a intraprendere azioni "immediate" per garantire la redditività della produzione frutticola della regione. "Attualmente, la superficie è di oltre 32.084 ettari e genera più di 1.604.200 in stipendi annuali".
Inoltre ha affermato che, dall'inizio della crisi tra Unione europea e Russia, provocata dalla disputa sull'annessione della penisola di Crimea, e dal successivo embargo russo sulle importazioni di frutta e verdura dall'Ue, la Spagna ha perso "oltre 180 milioni di consumatori russi di frutta".
Da allora, ogni anno, dall'inizio di luglio fino alla fine di agosto, ci sono "enormi eccedenze" di pesche e nettarine. Questo ha portato a "un calo significativo dei prezzi e il settore ha perso molti soldi negli ultimi anni". Secondo La Unión, l'aiuto fornito dall'Unione europea per ritirare queste produzioni dal mercato "difficilmente influisce" e "il crollo" dei prezzi continua fino alla fine della campagna.
All'inizio del 2018, l'organizzazione ha presentato una proposta al Ministero dell'Agricoltura, chiedendo un piano per eliminare volontariamente gli alberi che producono varietà che non possono essere vendute, considerata la perdita del mercato russo. Tale piano dovrebbe essere finanziato dall'Ue, ritenuta responsabile dell'attuale crisi del settore.
Considerato il "rifiuto" della Commissione europea all'approvazione di questa misura, alcune regioni autonome hanno avviato negoziati con il Ministero per l'approvazione di un piano finanziato con aiuti de minimis, forniti dalle amministrazioni centrali e regionali.
La Catalogna, ad esempio, ha annunciato un accordo per finanziare l'eliminazione di 2.000 ettari di pesche e nettarine.
La Unión Extremadura ha inviato una lettera al governo regionale per capire se i coltivatori dell'Estremadura "verranno esclusi dagli aiuti che i loro omologhi stanno invece ricevendo in altre regioni" e ha lanciato un piano per eliminare 500 ettari di pesche e nettarine, con finanziamenti sia della regione che del Ministero.
Potrebbero essere finanziati tra 4.500 e 5.000 euro per ettaro, con una scadenza di due anni per la realizzazione del piano.
Fonte: EFE