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Il marketing multiculturale nel commercio ortofrutticolo

Il settore agricolo fiammingo si concentra molto sul classico consumatore occidentale, mentre un belga su cinque possiede un background etnico. Durante la fiera Agriflanders di Gand, in Belgio, VLAM ha tenuto un seminario sul marketing multiculturale. Diversi relatori hanno fornito informazioni sul comportamento d'acquisto e di consumo dei musulmani e su come gli imprenditori possano trarne vantaggio.

Consumatori turchi e musulmani
Lies Vandaele, dell'ente di ricerca Ipsos, ha dichiarato: "Ci sono molti consumatori musulmani e la maggior parte proviene da Marocco o Turchia". L'ente di ricerca ha condotto uno studio sul comportamento d'acquisto dei consumatori turchi e marocchini. "Uno dei risultati più interessanti è che le famiglie che stanno meglio economicamente sono più libere nel rapportarsi con le influenze esterne e dedicano più tempo alla salute. Mangiare insieme è molto importante nella cultura turca e marocchina, ma la preparazione di piatti tradizionali richiede molto tempo, un lusso di cui la maggior parte delle famiglie non dispone durante la settimana lavorativa e che quindi viene riservato al fine settimana".

Prodotto fresco
Nelle culture orientali, il prodotto fresco è un modo per dimostrare affetto. "Questi consumatori non acquistano quasi mai pasti preconfezionati, che sono considerati di scarsa qualità. Eppure, i consumatori marocchini e turchi sono aperti alle abitudini alimentari occidentali e i primi prodotti della cultura alimentare belga che essi hanno adottato sono: patatine fritte, songino e indivia. Durante l'acquisto di frutta e verdura, i consumatori musulmani prestano molta attenzione a colore e odore. Vogliono controllare il prodotto tenendolo in mano e non sono quindi favorevoli a frutta e verdura preconfezionata. Una grande parte dei consumatori ritiene che non sia naturale che molti ortofrutticoli vengano smistati in base a colore e dimensioni nei supermercati".

Vandaele ha proseguito: "Zucchine e melanzane sono prodotti che il consumatore musulmano preferirebbe non acquistare al supermercato. Le zucchine chiare e le melanzane viola vengono preferite alle varietà vendute nei supermercati. Per questo si reca al supermercato etnico. In materia di ortofrutticoli freschi, anche igiene e prezzo giocano un ruolo importante e le ricerche mostrano che il consumatore marocchino e turco preferisce Lidl, Aldi e Colruyt per via dei prezzi bassi, essendo molto sensibile alle azioni promozionali. In città i consumatori preferiscono Albert Heijn per via del suo grande assortimento di prodotti ortofrutticoli esotici".

"Biologico non è garanzia di qualità"
Lo studio mostra che le verdure vengono acquistate più spesso nei supermercati e la frutta al supermercato etnico per via dell'assortimento più ampio di esotici. Lies ha dichiarato: "Le erbe aromatiche si acquistano principalmente al supermercato etnico, perché sono offerte in quantità e varietà maggiori". Una buona etichettatura è importante per il consumatore musulmano, perché ha bisogno di appurare che il prodotto sia halal (ovvero permesso dalla legge islamica). La conoscenza riguardo lo halal, tuttavia, è limitata e si affida prevalentemente a marchi o persone. Il biologico non è importante per questo tipo di consumatore, in quanto secondo lui non garantisce la qualità.

Lies ha concluso: "I consumatori turchi e marocchini sono un gruppo raggiungibile per le società ortofrutticole. A determinare le differenze più grandi tra i consumatori è la situazione economica. Rispetto alla cultura alimentare turca, quella marocchina è un mix di diverse influenze. Entrambi i gruppi di consumatori spesso acquistano grandi quantità, perché mangiare insieme è molto importante nelle loro culture. Perciò il consumatore musulmano acquista spesso nei supermercati meno cari. E' molto importante comprendere questo gruppo di consumatori, perché sta mostrando una crescita esponenziale in Belgio".

Data di pubblicazione: