Il dattero è un frutto sempre più apprezzato sulle nostre tavole e rientra perfettamente all'interno di un regime associato alla dieta mediterranea. La polpa di dattero è povera di grassi e proteine ma anche ricca di zuccheri semplici, principalmente fruttosio e glucosio.
E' un'alta fonte di energia, poiché 100 g di polpa di dattero possono fornire una media di 314 kcal. I minerali maggiormente presenti sono il selenio, il rame, il potassio e il magnesio. Il consumo di 100 g di datteri può fornire oltre il 15% della dose giornaliera raccomandata di questi minerali. Contiene inoltre un alto contenuto di fibre alimentari (8,0 g / 100 g).
I datteri inoltre sono una buona fonte di antiossidanti, principalmente carotenoidi e composti fenolici. I semi contengono più proteine (5,1 g / 100 g) e grassi (9,0 g / 100 g) rispetto alla polpa. I semi sono ricchi anche di fibre alimentari (73,1 g / 100 g), composti fenolici (3942 mg / 100 g) e antiossidanti (80400 μ mol / 100 g).
Come dimostrano numerosi studi, il contenuto di antiossidanti nell'olio di semi di dattero (DSO) è stato trovato comparabile all'olio d'oliva. Anche il contenuto di acidi grassi è sovrapponibile, dove l'acido oleico è il principale acido grasso presente, seguito da laurico, acido linoleico, palmitico e miristico. Inoltre l'olio di dattero mostra tra i più alti livelli in vitamina E se confrontato con altri olii.
I datteri però possono essere fonte di aflatossine, sostanze epatotossiche e dotate di elevato potere cancerogeno. La contaminazione è dovuta al livello di umidità e al livello di conservazione. Per questo motivo attenzione nel valutarne la provenienza e la certificazione, a tal proposito l'EFSA ha valutato la possibilità di stabilirne un limite massimo per preservare la salute del consumatore qualora fosse valutato l'aumento dei livelli di aflatossine in datteri.
Fonte: Nutrizione33