Coop e Nomisma hanno pubblicato le previsioni sui consumi 2019 all'interno della consueta indagine "Italiani. Coop -Nomisma" di fine anno. A un 27% degli italiani convinti che nei prossimi 12 mesi l'economia accelererà si contrappone un altro 19% sicuro invece che l'Italia entrerà in recessione. Cibo, viaggi e tecnologia rimangono sul podio per quanto riguarda le prospettive dei consumi 2019, mentre si esaurisce il ciclo dell'auto e la casa rimane una pia intenzione di pochi.
Decelerazione economica e contrazione dei salari reali da un lato provocheranno una variazione del Pil inferiore all'1% (0,6%), mentre il potere d'acquisto delle famiglie potrebbe beneficiare delle attese nuove misure (soprattutto il reddito di cittadinanza) mantenendo un tasso di crescita prossimo all'1% con un ritmo superiore al Pil. Su ritmi di poco inferiori l'aumento dei consumi, comunque in calo rispetto agli andamenti 2015-2017 quando i tassi erano compresi fra l'1,5% e il 2%.
Non c'è stata la attesa spinta dal periodo natalizio. Contrariamente al Natale 2017, che fece chiudere l'anno con un boom (inatteso) di vendite, il mese di dicembre 2018 si mantiene sostanzialmente in linea con l'andamento piatto che ha caratterizzato le vendite della grande distribuzione nel corso dell'anno e che non si discosta da quel leggero incremento già registrato nella prima parte dell'anno (+0,4%), peraltro ottenuto solo grazie all'ulteriore crescita dei discount.
In ogni caso, nel 2019 la tavola conferma la propria centralità nella spesa delle famiglie. Gli italiani sono convinti di spendere di più in tutte le voci dell'alimentare. Il 25% degli italiani è sicuro che investirà di più nell'acquisto di prodotti a base di farina integrale, il 21% nei tradizionali e il 19% nei bio salutistici. In rallentamento invece i veg (il 45% dichiara che o non lo consumerà affatto o ne ridurrà il consumo, solo l'11% in aumento), i senza glutine e lattosio (il 47% non li consumerà o li ridurrà, solo il 10% in aumento) e i senza sale (il 29% non lo consuma o lo diminuisce, solo il 13% in aumento).
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Fonte: EFA News