Nel 2018, il valore delle esportazioni di mirtilli e lamponi andalusi è aumentato del 10,3% e del 7,6% rispetto al 2017, secondo i dati del Consiglio dell'agricoltura, della pesca e dello sviluppo rurale. Per i primi, il valore complessivo ha raggiunto 257,89 milioni di euro, mentre le spedizioni di lamponi all'estero hanno generato 344,4 milioni di euro.
C'è stato anche un aumento dei volumi esportati, che hanno raggiunto 45,58 milioni di chili per i mirtilli (20,3% in più rispetto al 2017) e 44,85 milioni di chili per i lamponi (quasi il 7,6% in più). Queste spedizioni sono quasi esclusivamente verso l'UE.
La Germania è la principale destinazione per i mirtilli, poiché nell'ultima campagna il Paese ha ricevuto il 37,9% di tutte le esportazioni, mentre il Regno Unito ha acquistato la maggior parte dei lamponi (33,4%).
In termini di dati di produzione, entrambe le colture, quasi del tutto coltivate nella provincia di Huelva, hanno registrato un aumento rispetto allo scorso anno. Così, nel 2018, si sono prodotte 42.522 ton di mirtilli, rispetto alle 34.077 del 2017. La superficie riguardava 3.410 ettari, leggermente sopra i 2.983 ettari dell'anno precedente. Nel frattempo, la produzione di lamponi è passata da 42.866 ton a 43.794 ton e da 2.363 a 2.433 ettari.
Il principale produttore
Nell'UE, la Spagna è il più grande produttore di mirtilli e il secondo principale coltivatore di lamponi, con l'Andalusia come regione di produzione più importante di entrambe le colture, a livello nazionale. Nel 2017, la produzione di mirtilli andalusi rappresentava il 96,3% del totale del Paese.
La raccolta di questa coltura stagionale avviene tra febbraio e giugno, ma circa tre quarti della produzione viene raccolta nei mesi di aprile e maggio. I lamponi sono disponibili quasi tutto l'anno, grazie alla sovrapposizione delle diverse varietà piantate, ma sono considerati di stagione tra ottobre e giugno dell'anno successivo. I picchi di produzione si registrano tra marzo e maggio.
Fonte: huelvainformacion.es