Il peperoncino è un serbatoio di tanti utili principi attivi: è antinfiammatorio, aiuta la digestione, ha proprietà antibatteriche e antivirali ed è l'alimento con la più alta concentrazione di vitamina C. "Esistono almeno duemila varietà, se si sommano le circa 800 naturali e gli ibridi creati dall'uomo", sottolinea Bruno Amantea, docente di anestesia e rianimazione all'Università Magna Graecia di Catanzaro e presidente del comitato medico scientifico dell'Accademia italiana del peperoncino.
"La capsaicina, il principio attivo che dona il caratteristico sapore piccante al peperoncino, contrasta gli effetti negativi dell'abuso di sale", spiega Amantea, "ed evita l'accumulo di grassi nei vasi sanguigni, perché ha un'azione vasodilatatrice. E, infine, ha un'azione antitrombotica". Tutti effetti positivi per vene e arterie. Tanto che l'Accademia italiana del peperoncino sta pensando di realizzare un insaporitore a base di peperoncino, da proporre a chi deve fare attenzione al consumo di sale.
La capsaicina contrastando anche la crescita di alcuni tipi di cancro. "Ricerche condotte soprattutto in Giappone", sottolinea Amantea, "hanno dimostrato che i capsaicinoidi hanno un effetto antiproliferativo sulle cellule tumorali. Lo studio più completo riguarda il cancro alla prostata resistente alle terapie ormonali: in quei casi la capsaicina aumenta il fabbisogno energetico delle cellule maligne così tanto, da portarle nell'80% dei casi alla morte". Evidenze interessanti su cui si dovrà approfondire con studi ancora più specifici.
Il peperoncino non dà una sferzata di energia solo alle papille gustative, ma anche alla nostra mente. Da tempo la medicina cinese lo associa al miglioramento dell'umore e ne consiglia l'utilizzo in caso di blandi stati depressivi. "E' stato dimostrato scientificamente che la capsaicina stimola il cervello, favorendo un senso di tranquillità, benessere e ottimismo", conferma Amantea.
Fonte: Ok Salute