"I danni per l'ortofrutta siciliana sono ingenti e devastanti" afferma Rocco Lardaruccio (nella foto a destra), amministratore della COA, adesso che in Sicilia è tornato il bel tempo ed è possibile fare una stima di quanto accaduto nei giorni scorsi nelle zone del calatino, siracusano e catanese (cfr. precedente articolo).
"Mai ricordo di aver vissuto una tale calamità, né la ricordano i miei concittadini più anziani - prosegue Lardaruccio - Perché? La risposta è assurda ma semplice: nessuno ha provveduto alla manutenzione degli argini dei torrenti e dei muri di contenimento che hanno ceduto".
"La forte pioggia ha poi fatto il resto, facendo straripare fiumi e allagando talvolta anche oltre due metri e mezzo dal piano campagna - spiega Lardaruccio - L'arancia rossa, simbolo di questa zona e fonte di reddito per centinaia di famiglie, è stata duramente colpita ancora una volta dall'indifferenza. Non cerchiamo assistenzialismo, ma il Governo deve riconoscere lo stato di calamità naturale, poiché i danni alle colture e alle infrastrutture si contano in milioni di euro e il rischio è di perdere quote di mercato e centinaia di posti di lavoro".