E' andata in archivio la XXIX edizione dell'Expo del Pistacchio di Bronte (CT), la manifestazione svoltasi nei weekend dal 28 settembre al 7 ottobre 2018 che consacra questo frutto, portato in Sicilia dagli arabi, durante la loro dominazione, come "Oro verde dell'Etna".
Sopra: taglio della torta gigante, rigorosamente al pistacchio, realizzata dai pasticceri dell'associazione Conpait. A tagliare la torta è stato il sindaco della città di Bronte, Graziano Calanna.
Tante le manifestazioni collaterali, tra cooking shows, animazione e convegni tematici. Secondo le stime degli organizzatori, rispetto allo scorso anno, le presenze sono sicuramente aumentate, con l'intero evento che ha superato i 150mila visitatori. Negli stand, poi, è stato venduto di tutto. Sono andati a ruba gelati, croccantini, crepes e torroncini al pistacchio, oltre a pacchi si pasta, vasetti di crema e pesto all'Oro verde.
Foto di repertorio dell'edizione 2017
Ma se Bronte festeggia, il mondo non resta a guardare
Certo qualcosa vorrà dire, infatti, se - nonostante gli Stati Uniti sono il primo produttore di pistacchio al mondo, davanti a Iran, Turchia e Siria - a New York gli chef e i pasticceri più rinomati si vantano di usare il pistacchio verde di Bronte DOP per le loro prelibatezze. Pare, inoltre, che i ristoratori di Tokyo siano disposti a pagare anche 200 euro per accaparrarsi un chilo del prezioso frutto. Insomma, il Pistacchio di Bronte è ormai dichiarato, a livello globale, come il migliore al mondo.
Perché tanta bontà?
Il pistacchio di Bronte ha il vantaggio di essere coltivato in una terra dove il sole non manca mai e dove può trarre linfa vitale dalla lava dell'Etna, giovandosi anche di un'altitudine che gli permette di crescere rigoglioso e dare frutti fino a 900 metri sul livello del mare.
Un cocktail di elementi che, alla fine, ci regalano un frutto dal sapore unico, dall'elevato valore nutrizionale e dal riconoscibilissimo colore verde che lo contraddistingue da tutti gli altri.
"In tutto il mondo ormai quando si parla di pistacchio di eccellenza - afferma Gaetano Guidotto, portavoce del Comune di Bronte - si parla di Bronte e ciò determina che i commercianti brontesi quasi snobbino la possibile concorrenza altrui, perché è come se i competitor (che producono addirittura il 99% del pistacchio su scala mondiale!), riconoscano la superiore bontà di quell'1% che proviene dal territorio di Bronte".