
Ripercorri la giornata dal campo alla lavorazione di Bonduelle negli scatti di FreshPlaza.

Momento in campo per il press tour relativo al lancio del progetto Filiera Garantita® di Bonduelle.
In occasione di un press tour dalla produzione alla lavorazione, Bonduelle Italia ha presentato ieri 11 ottobre 2016 il progetto Filiera Garantita®: "Abbiamo contato quanti ne facciamo dal seme alla busta e il risultato ha sorpreso pure noi: 46 controlli lungo tutta la filiera", riprende la Grazianetti. Proprio da questo è nato il progetto in casa Bonduelle che, con un apposito marchio, coinvolge 23 referenze della linea del fresco di IV gamma (delle linee Iceberg Bonduelle, Gran Mix Gustoso Bonduelle, Armonia Bonduelle, Tenere Insalatine Bonduelle, ndr): dalla volontà di raccontare ai propri consumatori tutti i passaggi fondamentali del processo produttivo dal campo allo scaffale, fornendo rassicurazioni chiare e credibili sugli aspetti non direttamente verificabili da chi acquista un'insalata.

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Il lattughino Bonduelle con il bollino Filiera Garantita®.
Circa il 40% dei 46 controlli di Bonduelle avvengono in campo, e partono mesi prima che la busta arrivi sullo scaffale per la vendita. E qui la parola passa alla fase della produzione e alle 88 aziende agricole (riunite nell'OP Oasi) che in tutt'Italia producono per Bonduelle: tutte sono attentamente selezionate sulla base dei terreni, della dislocazione degli areali produttivi, dell'acqua che utilizzano e della preparazione che hanno, poi sono monitorati con audit mensili, mentre gli agronomi Bonduelle seguono le aziende lungo durante l'intera fase di lavorazione, a partire dalle scelte varietali; tutte seguono i disciplinari di produzione integrata secondo standard di Bonduelle, sono certificate GobalGAP ed entro 2 anni saranno certificate tutte LEAF per l'impatto ambientale.
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In tutto questo, l'azienda agricola visitata ieri nel bergamasco - la Vallere (l'az. agr. La Vallere di Eredi Salera Angelo) - è un caso esemplare: è un'azienda storica del settore, producendo in pieno campo dagli Anni '50, poi "nel 2003 - spiegano Marco e Nicola Salera, i due fratelli oggi titolari dell'azienda - abbiamo montato le prime serre tradizionali e, da 5 anni a questa parte, siamo passati alle serre a multicampata". Oggi l'azienda ha 16 ettari coperti per la produzione di baby leaf come lattughino, valerianella, romana verde, pak choi rosso, per citare alcuni prodotti, e in previsione ci sono altri 4 ettari di serre.
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Nicola e Marco Salera, titolari dell'azienda agricola La Vallere.
Nell'azienda nulla è lasciato al caso: alla tracciabilità che permette di risalire dalla busta alla serra in cui l'insalata è stata raccolta, si aggiungono best practices, innovazioni e soluzioni per garantire un prodotto di qualità. Ad esempio l'azienda è passata alla raccolta meccanizzata grazie a macchine elettriche, mentre fino a pochi anni fa tutto era manuale; i trattori impiegati sotto le serre sono all'avanguardia ed Euro 4, e tutti con un particolare filtro antiparticolato che permette di non immettere gas di scarico sotto le coperture, a beneficio tanto delle piante quanto degli operatori; mentre una volta raccolte le baby leaf entrano subito nella catena del freddo e da qui raggiungono lo stabilimento di lavorazione Bonduelle (a San Paolo d'Argon, a pochi chilometri da Vallere) in un'ora.
Ancora un impianto di cogenerazione a cippato e 50 km di tubazioni permettono in inverno di riscaldare le serre fino a 12/15 gradi: "Questo - riprendono i titolari - ci permette in inverno di velocizzare i tempi di crescita e sviluppo delle piante, che nel caso del songino crescono anche fino a 120 giorni. Ridurre questi tempi ci permette di ottenere piante di qualità migliore. L'anno scorso abbiamo testato l'effetto delle serre riscaldate e quest'anno useremo questa tecnica per la produzione".
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L'ingresso della materia prima nello stabilimento Bonduelle a San Paolo d'Argon (BG).
Ma se 4 controlli su 10 vengono effettuati in campo, il restante 60% avviene dentro le mura dello stabilimento di lavorazione a San Paolo d'Argon (BG), tanto nella fase di lavorazione quanto in analisi più prettamente di laboratorio. Sul primo versante si contano ad esempio l'uso di una temperatura controllata (l'unico conservante in un prodotto di IV gamma, ndr) in tutte le fasi di lavorazione, dalla ricezione della materia prima al lavaggio, dalla pesatura al confezionamento all'uscita dallo stabilimento; la selezione del prodotto sia all'ingresso che, con un apposito scanner, durante la lavorazione; l'uso per i tre cicli di lavaggio di acqua potabile e pulita che, al termine di ogni ciclo produttivo viene reimmessa, sempre pulita, in natura.
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Una delle analisi di laboratorio effettuate dalla Bonduelle.
In laboratorio invece vengono controllati i residui di fitofarmaci (sono circa 270 i principi attivi cercati in ogni campione, ndr), metalli pesanti ed eventuali contaminazioni microbiologiche; tutto questo in una struttura all'avanguardia e accreditata dal Ministero della Salute; per questo tipo di ricerca tanto che qui nel bergamasco vengono fatti anche i controlli sui prodotti freschi provenienti dagli stabilimenti Bonduelle in Germania e in Francia.