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Le raccomandazioni del CREA per una conservazione ottimale delle pere Abate Fetel

L'Italia è il più importante produttore di pere in Europa, con il 31% del totale europeo. Abate Fetel è la principale cultivar di pera in Italia, rappresentando circa il 41% del totale della produzione. Il successo dell'Abate è legato sia alla distintiva forma allungata, per cui è subito riconosciuta dai consumatori, sia all'eccellente qualità organolettica.

Le pere Abate Fetel sono suscettibili al riscaldo superficiale, fisiopatia da raffreddamento che si manifesta dopo 2-3 mesi di conservazione post-raccolta e che può essere tenuta sotto controllo mediante trattamento 1-metilciclopropene (1-MCP) e atmosfera controllata dinamica.

Per riscaldo superficiale si intende un complesso di sintomi a carico della buccia delle pomacee, caratterizzato da un imbrunimento dei relativi tessuti, seguito da necrosi e collasso con conseguente formazione di depressioni negli stati più avanzati della malattia.

Per la messa a punto della miglior strategia di conservazione, i ricercatori del CREA di Milano hanno valutato l'effetto del trattamento 1-MCP (300 nL/L) alla raccolta combinato con due temperature di conservazione (-0,5°C, 1°C ), tre livelli di ossigeno [21%, atmosfera normale (AN), 2%, atmosfera controllata (AC); 0,8%, atmosfera controllata dinamica (ACD)] e due periodi di stoccaggio (20 e 28 settimane) su riscaldo e maturazione delle pere Abate Fetel.

Dai risultati è emerso che il trattamento 1-MCP ha fortemente ridotto la produzione di etilene nelle pere conservate a -0,5°C, inibendo così la maturazione, l'ingiallimento e lo sviluppo del riscaldo sia superficiale sia molle, indipendentemente dall'atmosfera e dalla durata di conservazione.

Le pere conservate a 1°C in atmosfera AN e ACD per 28 settimane hanno prodotto una quantità di etilene sufficiente a compromettere il processo di maturazione, mentre per le pere conservate in AC nelle stesse condizioni il processo di maturazione è risultato più lento.

Sulle pere trattate con 1-MCP e conservate per 28 settimane a 1°C si è sviluppato:
1) il riscaldo superficiale su quelle conservate in AN;
2) il riscaldo molle su quelle conservate in AC (nonostante la gravità fosse lieve e le pere fossero ancora commerciabili).

Le pere non trattate e conservate a -0.5 °C in ACD per 20 settimane sono maturate gradualmente, mostrando una bassa incidenza di disordini fisiologici.

Le pere non trattate e conservate a -0,5°C in AN e AC sono maturate bene, ma hanno mostrato un'elevata incidenza di riscaldo superficiale in AN e hanno sviluppato, anche se in forma lieve, riscaldo superficiale, riscaldo molle e danni interni in AC; dopo 28 settimane a -0,5°C le pere non trattate erano seriamente danneggiate, non più vendibili indipendentemente dall'atmosfera.

Le pere non trattate con 1-MCP e conservate a 1°C presentavano le peggiori caratteristiche qualitative e la più elevata incidenza di disordini fisiologici indipendentemente dall'atmosfera e dalla durata di conservazione.

I ricercatori concludono: "trattare le pere Abate Fetel con 300 nl/L di 1-MCP alla raccolta e poi conservarle a 1°C permette uno stoccaggio fino a 28 settimane con pere ancora vendibili".

Fonte: M. Vanoli, M. Grassi, A. Rizzolo, 'Ripening behavior and physiological disorders of 'Abate Fetel' pears treated at harvest with 1-MCP and stored at different temperatures and atmospheres', 2016, Postharvest Biology and Technology 111, pag. 274–285.
www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0925521415301228

Contatti:
Maristella Vanoli
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), Unità di ricerca per i processi dell'industria agroalimentare (CREA-IAA),
Via Venezian 26
I-20133 Milano
Email: maristella.vanoli@entecra.it