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Panoramica sull'accordo di Partnership Trans-Pacifica

I dazi doganali sono solo una delle variabili nel commercio ortofrutticolo

Ci sono voluti cinque anni di negoziazioni ma il 5 ottobre 2015 è stato raggiunto un accordo tra i 12 Paesi coinvolti nella negoziazione per la TPP-Partnership Trans-Pacifica. I Paesi coinvolti sono: Stati Uniti, Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam.



Eliminazione dei dazi doganali
L'accordo prevede che il 98% delle tariffe vengano eliminate, comprese quelle sugli ortofrutticoli. "Una nazione come il Giappone deve sostenere dazi molto elevati per l'importazione di alcuni prodotti ortofrutticoli. L'accordo contribuirà a ridurre il costo dei prodotti USA al momento dell'arrivo - ha dichiarato Thierry Delapre della A.M.S. Export - Tuttavia, non credo che l'industria ortofrutticola noterà un riscontro immediato da questo accordo. Nel commercio ortofrutticolo, infatti, esistono altre variabili che sono molto più importanti delle tariffe doganali. Pensiamo per esempio alle condizioni climatiche, il cambiamento dei tassi di cambio delle valute, la fornitura disponibile e la domanda in generale. I dazi non sono mai stati l'elemento più significativo nel commercio ortofrutticolo".

Benefici per Cile e Perù
"In ogni caso, sono convinto che questo accordo sarà particolarmente vantaggioso per i Paesi sudamericani come Perù e Cile. Aiuterà sicuramente le loro esportazioni dato che sono dei fornitori controstagionali e hanno volumi a disposizione proprio nel momento in cui sono più richiesti".

Le barriere commerciali continueranno ad esistere

"Mi aspetto e spero che l'accordo supporti il commercio in generale, ma continueranno sempre a esserci modi per creare barriere - ha osservato Delapre - In India, per esempio, l'import di mele sta aumentando così velocemente che il mese scorso il governo locale ha imposto restrizioni alle importazioni consentendo l'ingresso delle mele attraverso un solo porto". Il porto in questione gestisce circa la metà dell'import di mele e, con l'India al terzo posto come mercato d'esportazione più grande per le mele USA, è certo che la decisione avrà un impatto sul commercio.

Delapre ha concluso: "I regimi fitosanitari e le altre restrizioni continueranno a giocare un ruolo significativo nel commercio ortofrutticolo".
Data di pubblicazione: