Autorizzato agli usi in campo il diserbante Bismark di Sipcam Italia: efficacia selettiva
Bismark è inoltre formulato come microincapsulato grazie alla tecnologia MICROPLUS®, tecnologia industriale sulla quale Sipcam Italia mostra da sempre estrema padronanza. Grazie inoltre allo speciale effetto TWINPOWER, l'azione erbicida di Bismark esalta le sinergie tecniche di clomazone e pendimetalin, il cui rilascio avviene in modo equilibrato e regolare.
I punti di forza del prodotto sono efficacia, ampio spettro d'azione e selettività per le colture in etichetta, risultando inoltre un prodotto chiave quando si debbano articolare strategie anti-resistenza.
Le colture in etichetta
Ben 16 le colture presenti nell'etichetta di Bismark. Fra le estensive e le industriali si annoverano riso, soia, mais, colza, tabacco, patata e cotone. Interessante l'ampio ventaglio di registrazioni su diverse leguminose, come per esempio fagiolino, fagiolo, fava, favino e pisello, mentre fra le orticole spiccano colture dai diserbi spesso difficili come asparago, carota e finocchio. Infine il coriandolo, coltura che in Italia viene coltivata in veste di porta seme e alla quale vanno pertanto garantiti i massimi livelli di protezione dalle infestanti.
Specialmente su leguminose e orticole, le pratiche di diserbo sono spesso complicate dalla scarsità di prodotti a disposizione e da un'elevata esigenza di selettività verso la coltura. Per le sue caratteristiche di efficacia e selettività, Bismark si candida in tal senso a strumento risolutivo verso le più comuni infestanti di tali colture.
Bismark controlla infatti un ampio spettro d'infestanti. Fra le graminacee rientrano Alopecurus, Digitaria sanguinalis, Echinochloa crus-galli, Panicum dichotomiflorum, Setaria sp. e Sorghum halepense. Fra le dicotiledoni sensibili ricadono Abutilon theophrasti, Datura stramonium, Galinsoga parviflora, Solanum nigrum, Galium aparine, Mercurialis annua, Matricaria chamomilla, Portulaca oleracea, Polygonum persicaria, Polygonum lapathifolium, Polygonum aviculare, Chenopodium album, Fallopia convolvulus, Capsella bursa-pastoris, Senecio vulgaris, Stellaria media, Sonchus sp. e Veronica persica.
Dosaggi e modalità d'impiego
Bismark si applica a dosi variabili a seconda della coltura. Si parte da un minimo di 1,2-1,5 L/ha per la colza, salendo poi a 1,5-2 L/ha per patata, fagiolo, fagiolino, pisello, fava e favino, finocchio, mais e coriandolo. Per soia e cotone i dosaggi sono compresi fra 2 e 2,5 L/ha, salendo infine ai 2-3 L/ha per il riso e ai 2,5-3 L/ha per il tabacco.
Il momento d'impiego è la pre-emergenza o il pre-trapianto delle colture. Uniche particolarità sono su mais, ove può essere impiegato anche in post precoce, e su asparago, coltura sulla quale Bismark si deve applicare in post-raccolta.