Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Agrumi: in Sicilia si riducono le superfici, l'Egitto invece investe

"Oltre al fatto che i costi di produzione solo troppo alti, uno dei tanti problemi delle nostre produzioni agricole è la lontananza dai mercati di destinazione, ma anche le varie strategie commerciali, che ci tengono fuori dai mercati del centro e nord Europa. Altri paesi nostri fratelli, quali la Spagna ad esempio, sanno fare molto meglio; poi ci sono le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, quelle del nord Africa, quali la Tunisia e l'Egitto". Così Corrado Vigo, agronomo specializzato in agrumi, scrive nel suo blog.

"Mentre la Sicilia sta a guardare e le superfici agrumicole si riducono, negli ultimi 10-12 anni l'Egitto ha investito tantissimo nel settore agricolo, e in special modo in tutte quelle colture mediterranee che hanno già un ampio spazio commerciale e un grande consumo, quali gli agrumi".

"Grazie a un'azione politica forte e decisa, sono state realizzate infrastrutture viarie, ma anche portuali, che consentono una grande movimentazione dei prodotti ortofrutticoli via mare - continua l'esperto - Al contempo, sono state create infrastrutture irrigue, con grande dispendio di risorse economiche, realizzando reti idriche e dissalatori fra i più grandi al mondo. Altri sono in fase di progettazione. Ed ecco che l'agrumicoltura compie un balzo in avanti: da 32.000-33.000 ettari di agrumeti, si è passati a 120mila-122mila, tutti di nuovo impianto".

Foto sopra e a lato: agrumi egiziani in vendita (per spremute in real time) all'aeroporto di Amsterdam un mese fa.

"Cosa ci aspetterà in un futuro nemmeno tanto lontano?" si chiede Vigo. La sua risposta è semplice: "Un'invasione di agrumi in tutta Europa, produzione realizzata a costi bassissimi e distribuita grazie al lavoro degli olandesi, che tramite il porto di Rotterdam distribuiscono agrumi in tutto il continente. Se, infatti, si guardano le statistiche, si scopre che i Paesi Bassi sono il maggior esportatore di agrumi di tutta l'Europa. Una nazione che non ha una sola pianta di agrumi in coltivazione...".