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Minori volumi, prezzi di acquisto alti e una stagione primaverile fredda gravano sui risultati

Le cifre della Greenyard prefigurano un anno turbolento

"E' stato un anno turbolento", ha dichiarato Hein Deprez, amministratore delegato della Greenyard, in occasione della presentazione dei dati annuali. Una turbolenza che si riflette nei numeri. Il fatturato è diminuito dell'1,7%, su base comparabile, a 4,175,9 milioni di euro. Il margine operativo lordo ricorrente, REBITDA, è diminuito del 3,8%, arrivando a 140,2 milioni di euro. L'utile netto, tuttavia, è salito a 3,4 milioni di euro.

Questa instabilità non si è limitata ai soli flussi monetari. A dicembre dello scorso anno, la società belga è stata costretta a rendere pubbliche le trattative per una eventuale acquisizione della Dole, la compagnia americana. Alla fine, non è stato raggiunto alcun accordo (cfr. FreshPlaza del 08/01/2018). "Ci sono stati diversi problemi interni, anche per i nostri mercati di riferimento è stato difficile", ha affermato Deprez, riassumendo le ragioni più importanti che hanno portato a risultati deludenti.


Charles-Henri Deprez (direttore della divisione Long Fresh), Carl Peeters (direttore generale) e Hein Deprez (amministratore delegato).

Il cliente tedesco preferisce l'approvvigionamento diretto
Guardando più da vicino i risultati, sembra che la divisione "fresco" abbia registrato il calo più consistente nelle vendite. I ricavi di questo segmento sono diminuiti del 2,4% a 3,3 miliardi di euro. Ciò è stato causato, tra l'altro, dalla perdita di volumi in Belgio e Germania. "Uno dei nostri più importanti clienti tedeschi ha cambiato la sua strategia di acquisto, assumendo il controllo diretto di una parte del loro approvvigionamento - ha affermato Deprez - Ciò ha significato una perdita di fatturato per Greenyard. Abbiamo perso solo una piccola parte del volume totale che questo cliente acquistava, ma sono stati colpiti diversi fornitori. Tuttavia la Greenyard è ancora uno dei partner strategici di questo cliente, pertanto ci aspettiamo che le cose col tempo vadano a compensarsi".

In Belgio, è stata soprattutto la concorrenza a mettere sotto pressione i prezzi. Contrariamente a questi risultati negativi, Francia e Stati Uniti hanno registrato risultati positivi. La crescita in questi mercati potrebbe, tuttavia, non controbilanciare del tutto gli effetti negativi.



La divisione "fresco a lungo" può essere suddivisa in due parti. Da un lato c'è il segmento del surgelato, che ha registrato una crescita che però non ha compensato le difficoltà incontrate invece nel reparto "preparati" della Greenyard. Questa divisione include i prodotti a base di funghi di Lutèce. C'è anche un conservificio nella città belga di Bree e un'azienda di trasformazione di mele. Soprattutto in quest'ultima attività sono state avvertite le conseguenze dello scarso raccolto di mele. "E' risultato ridotto a causa delle gelate di aprile, e ha portato a prezzi di acquisto alti".

Il debito sale dopo l'acquisizione
La terza divisione della Greenyard, Horticulture, è specializzata in substrati. Alla fine dello scorso anno, la società ha rilevato una società polacca, la Mykogen. Questa acquisizione è stata valutata intorno ai 93 milioni di euro e ha aumentato il debito della Greenyard. Insieme ai costi una tantum, ciò ha comportato un aumento del debito a 419 milioni di euro. Negli ultimi anni, la società ha lavorato sodo per ridurlo. Attualmente è pari alla situazione precedente la creazione del Greenyard Group.
 


Nei libri contabili, la Mykogen è quindi inclusa solo nell'ultimo trimestre dell'esercizio finanziario (che termina il 31 marzo). I risultati della divisione Horticulture sono stati inferiori a causa di una primavera deludente. "In un anno normale, le vendite di terriccio da giardino raggiungono il picco a marzo. Questo picco è stato ritardato dal clima freddo registrato in Belgio quest'anno. Le vendite sono iniziate più tardi, troppo tardi per essere registrate nell'anno fiscale 2017/18", ha spiegato Hein.

Fiducia per l'anno fiscale 2018/19
Benelux, Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti sono i principali mercati della Greenyard. A parte l'acquisto di Mykogen, si è deciso di fermare alcune attività. In Paesi come Bulgaria, Germania e Perù, alcuni settori sono stati chiusi e venduti, non facendo parte delle attività principali della Greenyard.

Hein è fiducioso per il nuovo anno finanziario. Si aspetta una crescita del 10% del margine operativo lordo ricorrente, REBITDA. Questo è possibile grazie, tra gli altri fattori, ai prezzi migliori previsti per quest'anno. I risultati della Mykogen saranno inseriti per la prima volta in tutto l'anno fiscale.

Per maggiori informazioni:
Nancy Goovaerts
Greenyard
Tel.: +32 (0)15 32 42 96
Data di pubblicazione: