Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Meta' della produzione olandese di ortaggi in serra va in Germania e Regno Unito

Le verdure prodotte in serra rappresentano quasi la metà delle esportazioni complessive di frutta e verdura coltivate nei Paesi Bassi. Le cipolle sono il prodotto più importante in termini di quantità, ma subito dopo ci sono orticole da serra come pomodori, peperoni e cetrioli.

Per quanto riguarda la quantità, le esportazioni dei tre prodotti serricoli principali e quelle di melanzane sono aumentate a 1,44 milioni di tonnellate fino al 2010. Da allora, tale volume non è più stato raggiunto, ma non si è mai discostato di molto. Nel 2017 si è trattato di 1,39 milioni di ton. Il peperone è l'unico prodotto la cui crescita è continuata nel 2017.

Il settore olandese delle verdure coltivate in serra è guidato dalle esportazioni, dal momento che l'80% di quanto prodotto viene venduto all'estero. L'export di verdure prodotte in serra si concentra principalmente sui paesi europei. Gli USA sono l'acquirente non europeo più importante. In totale questo paese detiene una modesta quota del 2%. Il Giappone è il secondo acquirente non europeo. Nel 2017 il paese si è piazzato al 20esimo posto come acquirente, con una quota inferiore allo 0,5% del totale.



Germania: sempre più verdure prodotte in serra coltivate localmente
La vendita delle verdure serricole olandesi dipende molto dal mercato tedesco. Negli ultimi anni la quota della Germania è sempre stata del 46%. I Paesi Bassi sono molto importanti anche per il mercato domestico delle verdure prodotte in serra. Del mercato tedesco totale (produzione e import) la quota di pomodori, cetrioli e peperoni olandesi nel 2017 è stata, rispettivamente, del 42%, 34% e 25%.

In Germania è soprattutto la produzione dei pomodori a mostrare una crescita rapida. L'anno scorso sono state coltivate circa 100mila ton di pomodori. Tale produzione corrisponde a una crescita del 13% rispetto al 2016. Nel 2010 ammontava a 75mila ton. La produzione tedesca di cetrioli è variabile, anche se l'anno scorso è stata un po' più grande rispetto al 2016, con quasi 60mila ton. Anche la produzione di peperoni sta aumentando piuttosto rapidamente in Germania, ma con 12mila ton è ancora piuttosto contenuta.

Il secondo acquirente è il Regno Unito. Negli ultimi anni il 17-18% di tutte le verdura olandesi prodotte in serra è stato inviato in questi due paesi. Nel complesso, pertanto, i paesi rappresentano i due terzi delle esportazioni di verdure di serra. Al terzo posto c'è l'Italia, con una quota di circa il 5%. Anche la Polonia, al quarto posto, ha una quota del 5%. A seguire la Svezia con il 4% e la Francia con una quota del 3%.

Produzione in aumento
Nella produzione di verdure in serra dei Paesi Bassi si può notare l'aumento di interesse delle società più grandi. Il numero di aziende che producono verdure in serra negli ultimi 10 anni si è dimezzato a 1.260 società nel 2017. Fino al 2010 la superficie coltivata è aumentata a circa 5.000 ettari e poi si è mantenuta piuttosto stabile. Oltre l'80% di questa area di produzione appartiene a società più grandi di 3 ettari. Dieci anni fa tale valore era comunque superiore alla metà. De resto la quota di aziende che coltiva verdure in serra su meno di 1,5 ettari ammonta a oltre il 40%.

L'import è destinato prevalentemente alle riesportazioni
Oltre a essere coltivati nei Paesi Bassi i pomodori, cetrioli, peperoni e melanzane vengono anche importati. Negli ultimi anni tale import è inizialmente diminuito, ma l'anno scorso si pensa che si sia importato molto di più. Nel 2017, le importazioni sono state 460mila ton in totale per i quattro suddetti prodotti e la metà di tale cifra corrisponde a pomodori. Questi prodotti sono destinanti prevalentemente alle riesportazioni.

Dopo un picco nel 2014 l'export di pomodori è stabile
I pomodori rappresentano i principali ortaggi olandesi coltivati in serra. Nel 2014 l'export di pomodori olandesi ha raggiunto il suo picco con oltre 800mila ton. Dopodiché è diminuito ogni anno fino a poco meno di 750mila ton l'anno scorso. Questa riduzione non è stata solo causata dalla perdita del mercato russo (38.000 ton), ma anche dal fatto che è stato inviato meno prodotto in altri paesi. Questa tendenza è stata decisa prevalentemente dall'export in Germania, ma anche da quello vero il Regno Unito. Con una quota rispettiva del 46% e 15%, questi due paesi rappresentano insieme oltre il 60% dell'export tonale di pomodori olandesi. Gli altri acquirenti di rilievo sono Italia, Svezia, Polonia, Spagna e Francia. Di questi paesi la Polonia è un paese produttore e sempre meno pomodori olandesi vengono inviati in Svezia e Francia.

Al di fuori dell'UE vengono inviate quantità esigue di pomodori olandesi. L'anno scodo gli Emirati Arabi Uniti, al 19esimo posto, sono stati la destinazione non europea più importante con un export di 3.500 ton, che corrispondono allo 0,5% del totale.

Oltre le 750mila ton di prodotto olandese, si stima che l'anno scorso siano state riesportate dagli esportatori olandesi 350mila ton aggiuntive di pomodori stranieri. Nei due grandi paesi, Germania e Regno Unito, la quota di riesportazioni è stata, rispettivamente, del 21% e 38%.

Tre quarti delle riesportazioni era composto da pomodori a grappolo
Oggigiorno quasi tre quarti dell'export olandese di pomodori è rappresentato da pomodori a grappolo. Per una grande parte, ovvero 440mila ton, si parla di pomodori a grappolo tondi, ma con quasi 100mila ton, anche i pomodori ciliegino giocano una parte significativa. L'export di pomodori tondi sfusi ammonta a 175mila ton al momento. L'anno scorso sono state esportate 16.000 ton di pomodori sfusi. In Germania si spediscono principalmente pomodori a grappolo (82%).

Leggera ripresa nelle esportazioni di cetrioli l'anno scorso
L'export di cetrioli olandesi sta diminuendo con il passare degli anni, ma l'anno scorso è stato leggermente più alto di quello del 2016. In tale anno, infatti, si è trattato di 284mila ton. Nel 2015 sono state esportate oltre 340mila ton. La tendenza è stata decisa totalmente dalle vendite in Germania. Oltre il 60% delle esportazioni di cetrioli è destinato alla Germania. Il Regno Unito è l'unico altro acquirente degno di nota. Negli ultimi anni l'export in questo paese ha subito un forte calo. L'anno scorso sono state riesportate altre 140mila ton di cetrioli, oltre alle 285mila ton di cetrioli olandesi.

Sempre più peperoni
Il peperone è l'unico ortaggio tra quelli prodotti in serra che ha mostrato una crescita. Nel 2017, sono state 315mila le ton di peperoni coltivate nei Paesi Bassi che sono state vendute all'estero. Nei due anni precedenti è stata superata la soglia delle 300mila ton.

La Germania è l'acquirente più importante, ma la quota, ovvero il 31%, è molto più piccola di quella di altre importanti verdure di serra. Negli ultimi anni sono stati inviati meno peperoni in Germania rispetto al passato.

Al secondo posto troviamo il Regno Unito per i peperoni, con una quota di quasi un quarto. Nel 2017 è stata esportata una quantità record in questo paese. Stati Uniti, Polonia e Svezia sono gli altri acquirenti di rilievo.

I peperoni rossi in Germania e il mix in Regno Unito
I peperoni rossi sono i più esportati, con una quota del 44% del totale. Al secondo posto ci sono le confezioni di peperoni di colore diverso con il 28% del totale. I peperoni gialli (15%), verdi (10%) e arancioni (5%) arrivano subito dopo. Nel complesso gli altri colori rappresentano l'1% del totale.

La Germania richiede prevalentemente peperoni rossi. La combinazione di colori inviata in Regno Unito è piuttosto diversa. Quasi la metà dell'export verso il Regno Unito è composta da peperoni di colori misti. Inoltre, i peperoni verdi sono rappresentati molto bene nell'export verso tale paese. Una quota piuttosto grande di peperoni gialli e arancioni viene inviata negli USA. L'export in Polonia consiste in peperoni rossi per quasi tre quarti.

Situazione stabile per le melanzane
L'export di melanzane olandesi è stabile a circa 40mila ton da alcuni anni. La Germania è al primo posto con il 44% del totale, seguita dal Regno Unito con una quota del 22%. Oltre alle 40.000 ton di melanzane olandesi, vengono riesportare ulteriori 20mila ton di melanzane estere.

Per maggiori informazioni:
Jan Kees Boon
Fruit and Vegetable Facts
Web: www.fruitandvegetablefacts.com
Email: fruitvegfacts@gmail.com
Data di pubblicazione: