Piemonte: aumenta l'interesse per le fragole rifiorenti nonostante la Drosophila suzukii
Dai dati della stazione meteo di Boves è emerso che, considerando gli ultimi 5 anni, le temperature sono state mediamente aumentate (+2°C) e le piogge nel 2017 sono state significativamente scarse (627 mm) rispetto alla stagione 2016 (1103 mm).
"Rispetto al 2016, le catture sono state molto inferiori in tutti i siti, eccetto nella trappola di monitoraggio presente nell'incolto, zona d'ombra e fresca, nella quale nel 2017 si è registrato un incremento di catture - spiega Carli - Inoltre, le raccolte anticipate hanno ridotto i danni, soprattutto su mirtillo. Dal confronto dei dati sulle catture 2016 e 2017 è emerso lo spostamento di 2 settimane rispetto al 2016 a partire dal terzo picco che ha determinato una minor incidenza di danni su mirtillo. Quest'anno l'anticipo di maturazione ha permesso di raccogliere prima dei picchi maggiori di infestazione quasi tutta la produzione. Infine, si sono riconfermati ottimi i risultati ottenuti con l'utilizzo delle reti antigrandine, quando vengono utilizzate come copertura totale poiché nel caso di copertura perimetrale della parcella l'efficacia contro l'insetto è significativamente inferiore".
E' seguito poi l'intervento di Roberto Giordano, tecnico Agrion, il quale ha presentato i dati sulle fragole rifiorenti, di cui si registra un lieve aumento della superficie piemontese (169 ettari) con il 64% del totale concentrata nella provincia di Cuneo (108 ha). Giordano ha illustrato i risultati della sperimentazione varietale in corso presso il centro sperimentale di Boves in termini di produzione e caratteristiche organolettiche delle varietà più interessanti.
Portola continua ad essere il riferimento per produttività, pezzatura, tenuta, aspetto e consistenza ed è infatti la cultivar più diffusa in Piemonte rappresentando circa il 40% della superficie coltivata a fragole rifiorenti; anche se il sapore è penalizzato dalle raccolte anticipate. Ciononostante, dalla sperimentazione varietale Altess, Cabrillo, Furore e Vivara sono state proposte per la sperimentazione estesa nelle aziende: le prime tre cultivar già dal 2016, mentre Vivara dal 2017.
Altess è una pianta di media vigoria a portamento espanso con fogliame rado. Il frutto primario è cuneiforme mentre quello secondario è conico arrotondato, presenta un bel colore rosso brillante, il frutto è dolce, aromatico e succoso; è una valida alternativa ad Anabelle, anche se ha una superficie molto delicata e polpa di media consistenza.
Cabrillo è una pianta di media vigoria, assurgente con fogliame rado. Il frutto primario è cuneiforme mentre quello secondario è conico, consistente, croccante, succoso dal bel colore brillante. Il sapore è buono, ma la polpa è di media consistenza e la produttività è contenuta.
Furore è una pianta di vigoria medio elevata a portamento assurgente, il frutto primario è cuneiforme, quello secondario è conico arrotondato dal colore rosso molto brillante, però la superficie è delicata, la polpa è succosa e tenera.
Vivara è una pianta di buona vigoria con produttività elevata. Il frutto è conico allungato, di buona pezzatura e consistenza della polpa, con colorazione rosso brillante. Tuttavia il frutto ha una forma poco uniforme, è poco resistente alle manipolazioni e ha limitate caratteristiche organolettiche.
A breve le presentazioni dell'incontro saranno online su www.agrion.it