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Il tipo di fertilizzante influenza i poliacetileni delle carote

I poliacetileni sono metaboliti secondari che hanno un ruolo importante come sistema di difesa per la pianta; le carote sono considerate la principale fonte alimentare di questi composti (Cfr. Freshplaza del 17/10/2016).



I ricercatori dell'Università svedese di Scienze Agrarie di Alnarp hanno studiato gli effetti di diversi tipi (polvere, digestato, due microgranulari) di fertilizzante organico pop up (in cui il fertilizzante è stato messo in piccole quantità insieme con i semi) sulla concentrazione di poliacetileni falcarinolo-simili e zuccheri nelle carote al momento della raccolta e dopo lo stoccaggio.

"Entrambi i gruppi di composti studiati - spiegano i ricercatori - riflettono importanti caratteristiche sensoriali delle carote, inoltre i poliacetileni sono considerati come composti funzionali che promuovono la salute. I risultati hanno mostrato che il tipo di fertilizzante organico e la dose possono influenzare le concentrazioni di poliacetileni e zuccheri. La dose di azoto applicata non è sembrata influenzare da sola la concentrazione di poliacetileni nelle carote, mentre le basse quantità di fosforo applicate potrebbero essere correlate a maggiori quantità di falcarindiolo".

Dai risultati è emerso che il digestato liquido ha prodotto le più alte concentrazioni di poliacetileni in due dei trattamenti, anche se le dosi di digestato applicate contenevano le quantità più basse di sostanze nutritive. Lo stoccaggio ha comportato sia aumenti sia diminuzioni dei poliacetileni totali, falcarindiolo e falcarinolo, mentre il falcarindiolo-3-acetato generalmente è aumentato durante la conservazione. Rispetto ai poliacetileni, gli zuccheri hanno mostrato meno variazioni dovute al tipo o alla dose di fertilizzante applicata.

Fonte: Olsson Marie E., Gustavsson Karl-Erik, Svensson Sven-Erik, Hansson David, 'Different types of organic pop-up fertilizers in carrot cultivation: Effects on the concentrations of polyacetylenes and sugars', 2018, Scientia Horticulturae, Vol. 230, pag. 126-133.