Grottammare (AP): nasce La Mel'arancia, associazione per la valorizzazione di agrumi ed agrumeti storici
Per il momento gli associati sono quindici ma stanno arrivando diverse richieste. All'associazione possono aderire proprietari di agrumeti, vivaisti ed appassionati. Il presidente è Germano Vitelli, autore del libro "Giardini d'aranci sull'Adriatico - L'agrumicoltura nelle Marche: aspetti colturali e artistici", il vice Giovanni Massicci, il tesoriere Raniero Iacoponi, il segretario Mario Vannicola, il consigliere Vermiglio Ricci. La sede è il Depart dentro il parcheggio della stazione di Grottammare.
"E' un traguardo molto importante", esordisce Lorenzo Rossi, assessore alle attività produttive, "Infatti da poco più di un anno, in un tempo record, si è attivato un processo virtuoso costellato da molte iniziative, convegni, presentazione di libri, visite guidate agli agrumeti storici, protocolli d'intesa tra proprietari privati di giardini, tra Comuni, approfondimenti tematici. In tutti questi passaggi, anche con le forze delle altre amministrazioni siamo arrivati, alla nascita di questa associazione".
Il protocollo d'intesa per recupero, promozione, valorizzazione e promozione delle antiche agrumerie, firmato a febbraio 2017, unisce 7 Comuni: Grottammare, Campofilone, Cupra Marittima, Massignano, Monterubbiano, Pedaso e San Benedetto del Tronto. L'archeoclub di Cupra Marittima ha avuto un ruolo fondamentale per la pubblicazione del libro di Germano Vitelli sopra citato.
I membri si augurano anche di attivare una filiera corta a km 0 che possa riguardare diversi aspetti dell'agrumicoltura: dall'agrume ai prodotti che si possono ottenere da esso. Come la mitica acqua di fiori d'arancio, "di cui non si riesce a trovare la ricetta", ha detto Marcello Iezzi, giornalista e membro dell'associazione 43° Parallelo. Inoltre, l'arancio biondo ha proprietà organolettiche ed officinali di gran lunga superiori all'arancio dolce, che devono essere assolutamente messe in evidenza dalla nuova associazione.