Patate: anche al Sud Italia gli operatori sono in attesa di una svolta
"Il mercato è fermo per la presenza di prodotto europeo, in particolare proveniente da Francia e Germania - riferisce l'operatore - a costi più bassi rispetto alla produzione nazionale. Le patate europee si vendono a 0,15-0,20 euro/kg franco arrivo, a seconda delle varietà, contro almeno 0,30 euro/kg delle nostre produzioni locali. I nostri costi sono raddoppiati e, al momento, restiamo al palo con le vendite".
Nel corso del tempo, a detta dell'operatore, ci sono state annate in cui questi Paesi esteri hanno prodotto di più e hanno quindi inviato maggiori volumi, non solo da noi ma in tutta Italia. "In un mercato globalizzato, ci si può far ben poco. Quello su cui possiamo puntare è la qualità, sulle quantità non possiamo competere".
(Foto d'archivio)
"In ogni caso, novembre è sempre un mese commercialmente morto, mentre dall'8 dicembre in poi dovremmo vedere un miglioramento. I mesi forti sono gennaio e febbraio. Si spera in un clima più freddo, in modo che il consumatore sia invogliato all'acquisto di patate. Attualmente le temperature sono in linea con la media stagionale".
La raccolta del prodotto in Sila è terminato o quasi. "Siamo nell'ultima fase del processo di raccolta delle patate Agria, a pasta gialla. Le piogge di novembre hanno leggermente ritardato questa fase".
Il produttore segnala infine che "negli ultimi anni c'è stato un passaggio quasi totale all'industria del trasformato e almeno il 50% delle patate silane viene processato".