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Report Ismea - novembre 2017

Il mercato della frutta fresca in Italia

Attualmente il mercato è caratterizzato dalla presenza di prodotti tipici della stagione autunno-vernina come mele, pere e kiwi. L'andamento climatico anomalo di buona parte del 2017 ha determinato una riduzione del raccolto di mele (-23%) e kiwi (-14%). Di contro, il raccolto di pere è stimato in aumento del 5% rispetto a quello particolarmente scarso del 2016.

Per quanto concerne le quotazioni della fase all'origine, la campagna della frutta estiva - in particolare il periodo tra maggio e luglio - è stata caratterizzata da quotazioni molto basse che hanno portato l'indice dei prezzi Ismea a livelli minimi, i più bassi degli ultimi tre anni. A partire dal mese di agosto 2017, si assiste ad una ripresa dell'indice sia su base mensile sia su base annua. La tendenza positiva è da ricondurre prevalentemente all'andamento di mercato di uve, susine, meloni, kiwi e mele che hanno registrato prezzi all'origine superiori rispetto all'anno precedente.



Mele
Le previsioni realizzate dai produttori e presentate lo scorso agosto al Prognosfruit che si è tenuto a Lerida in Spagna indicano per il 2017 uno dei raccolti di mele più bassi di sempre. Il quantitativo raccolto dovrebbe attestarsi a circa 9.345.000 tonnellate, in calo sia rispetto allo scorso anno (-21%) sia rispetto alla media degli ultimi anni.

Con riferimento all'Italia si stima un raccolto di circa 1.750.000 tonnellate con un calo del 23% rispetto alla scorsa stagione. Questa flessione è ascrivibile al fatto che quasi tutte le regioni italiane, a fine aprile, sono state investite da gravi gelate che hanno arrecato danni ai meleti mentre erano in piena fioritura. L'unica eccezione è rappresentata dalla mela Annurca campana la cui produzione è attesa sui livelli del 2016.

Sul fronte del mercato, l'avvio di campagna delle mele è stato caratterizzato da listini "caldi". Nei primi tre mesi di commercializzazione della nuova campagna il prezzo medio franco magazzino è stato superiore di circa 20 centesimi/kg alle quotazioni del 2015 e del 2016 con incrementi che in termini relativi sono stati mediamente del 40%.



Le oscillazioni mostrano una maggiore ampiezza, con variazioni di oltre il 50% per la varietà Golden Delicious, del 47% per la Renetta del Canada, del 30% circa per le mele del Gruppo Gala, Fuji e Granny Smith e del 20% per Stark e Imperatore. La mela Annurca fa eccezione a tale andamento mostrando oscillazioni molto più contenute; ad esempio a novembre siamo a +7% rispetto allo stesso mese del 2016.

Per quanto concerne le esportazioni di mele, nel periodo agosto 2016-luglio 2017 si registra un nuovo record sia in termini di quantità esportate, con oltre un milione di tonnellate (+4,6% rispetto alla campagna 2015/16) sia in termini di introiti, con circa 865 milioni di euro (+5,3% sempre su base annua). I listini medi sono leggermente cresciuti; infatti, tra agosto 2016 e luglio 2017 si sono attestati a 0,80 euro/kg contro 0,79 euro/kg della campagna precedente.



Per maggiori informazioni, clicca qui per il report Ismea completo.
Data di pubblicazione: