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Argentina: le fitopatie fungine non avranno un impatto sulla produzione di aglio

L'aglio argentino, in particolare la varietà coltivata nella provincia di Mendoza, non è al momento minacciato da fitopatie fungine, nonostante l'allarme lanciato in alcuni recenti rapporti. L'agronomo Aldo López, dell'Istituto nazionale di tecnologia agricola (INTA), ha sottolineato: "Non è vero che le fitopatie fungine abbiano messo sotto scacco un grande numero di ettari di colture di aglio: per questa stagione non dovrebbero esserci motivi di preoccupazione, anche se è vero che non bisogna abbassare la guardia".



"Possiamo dire che, per il momento, le fitopatie non stanno interessando grandi superfici, sebbene abbiamo notato un numero maggiore di aziende agricole colpite - ha spiegato López - Questo tuttavia non comporta una minaccia per l'attuale stagione, anche se è vero che la loro diffusione dovrebbe essere fermata presto, perché potrebbe diventare un grosso problema negli anni a venire". 



Aldo ha aggiunto: "L'INTA sta lavorando per aumentare la consapevolezza sulle misure da adottare per rallentare la diffusione delle fitopatie fungine: ad esempio evitando di utilizzare sementi contaminate e/o provenienti da piantagioni già infette. Inoltre, i lotti dovrebbero essere trattati disponendo la plastica a copertura del suolo durante l'estate (termoterapia) per far aumentare la temperatura e uccidere le spore dei funghi". Il programma di ricerca comprende diverse linee di azione, con risultati promettenti per il controllo di questo tipo di fitopatie.



L'export di aglio dall'Argentina non è ancora cominciato dato che, secondo Aldo: "Per essere commercializzato, l'aglio deve prima raccolto, asciugato e confezionato; un processo che può richiedere circa 25 giorni a seconda delle condizioni climatiche. Pertanto, le prime spedizioni di aglio precoce dovrebbero cominciare tra un paio di settimane circa". 



Secondo López: "Le condizioni climatiche sono state molto favorevoli, quest'anno, e il raccolto ha registrato una crescita molto buona (cosa che è risultata anche in una maggiore presenza di fitopatie fungine). Ciò ha permesso la crescita di bulbi grandi e di buona qualità. Inoltre, l'assenza delle piogge durante la raccolta facilità l'asciugatura, perciò ci si aspetta che solo una bassa percentuale dei bulbi sarà interessata da macchie".

Per quanto riguarda la situazione nei mercati e i prezzi di vendita, nonostante non sia la sua specialità López ha affermato: "C'è ancora molta incertezza. Il prezzo dell'aglio cinese è stato più basso degli anni precedenti, ma come diciamo sempre bisogna valutare l'intera campagna, dall'inizio alla fine e poi fare il punto della situazione. Riteniamo che il bilancio finale sarà positivo". 



A Mendoza, la stagione di raccolta dell'aglio comincia con l'aglio viola, una varietà che viene venduta tra dicembre e febbraio dato che non può essere conservata a lungo. La campagna si conclude con l'aglio rosso, che viene venduto da marzo ad agosto e che può essere conservato in buone condizioni per diversi mesi. 

Per maggiori informazioni:

Agr. Eng. Aldo López
National Institute of Agricultural Technology (INTA)
Argentina
Tel.: +54 1160587945
Email: [email protected]
Web: www.inta.gob.ar

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati. 
Data di pubblicazione: