Il confezionamento flow-pack vantaggioso anche per le mele
Il costruttore di macchine ha fornito la linea di alimentazione per il macchinario flow-pack a vari confezionatori in Regno Unito e Germania. "Questa domanda è prevalentemente guidata dalla richiesta in arrivo dai supermercati. Una volta che i rivenditori sono pronti, tutto può procedere molto velocemente. Nei Paesi Bassi e in Belgio il processo di accettazione non va così rapidamente".
L'unicità del macchinario sta nel fatto che è adatto a riempire vassoi, ma può essere utilizzato anche senza. Il sistema di alimentazione flow-pack BFI 3.0 viene utilizzato prevalentemente in combinazione con sistemi a scatola vuota, in modo che possano essere riempite con prodotti pre-smistati umidi e secchi. "Rispetto ad altri macchinari sul mercato, il BFI ha un prezzo concorrenziale, la capacità di arrivare fino a 70 imballaggi al minuto può essere definita unica. Il sistema è capace di velocità molto elevate e il prodotto viene sempre manipolato in modo da evitarne il danneggiamento. A seconda dell'applicazione sono possibili varie opzioni per allinearsi alle esigenze del cliente, come un disimpilatore di cestini automatico".
"Riusciamo a distinguerci da altre soluzioni con la capacità del BFI di raggiungere fino a 420 frutti al minuto a seconda del tipo di prodotto e di imballaggio. Abbiamo automatizzato un grande numero di operazioni che altrimenti avrebbero dovuto essere effettuate manualmente. La sfida era di realizzare un flusso di fornitura continuo. Più la velocità è alta, più critico diventa il tutto. Grazie ai nastri trasportatori che possono operare indipendentemente a diverse velocità e hanno una funzione di pesatura, tra le altre cose, siamo riusciti ad avere una funzione di buffer incorporata; in questo modo abbiamo realizzato un riempimento completo rispetto alle bobine - ha continuato Michael Ots - Tutto è stato predisposto in coppia e deve esserlo perché se non ci si occupa della fornitura, il macchinario non funziona. Un vantaggio aggiunto è che in questa ultima versione i controlli sono molto facili da effettuare".
Le mele vengono confezionate prevalentemente in gruppi di 4 o 6 in file da due, ma un'altra opzione può essere anche una composizioni a due, otto o dieci pezzi o una fila singola. I vantaggi del flow-pack sono evidenti secondo Michael. "Una pellicola pre-stampata produce una presentazione molto più attraente. Inoltre, è interessante sotto il punto di vista della sostenibilità perché si usa molta meno plastica di quando ci si affida a un imballaggio standard. Le persone tendono a preoccuparsi dell'ammaccatura dei frutti, ma le macchine flow-pack possono confezionare la frutta in maniera così aderente da evitarne lo spostamento".
"La nostra forza è che facciamo la differenza con i progetti completi, fornendo tutta l'attrezzatura secondaria e le confezionatrici per la postazione di imballaggio. La smistatrice naturalmente resta il punto centrale della linea, ma per questo lavoriamo con tutti produttori di macchinari rinomati".
Quando è stato chiesto al costruttore se il macchinario flow-pack possa essere usato anche per altri frutti, ha risposto: "Stiamo ancora conducendo delle ricerche. Soprattutto per i frutti tondi, come i pomodori, sembrano esserci possibilità. In altri paesi ci aspettiamo che passeranno a imballaggi simili a breve termine perché un sistema di confezionamento flow-pack orizzontale risulta in perdite minori oltre a garantire velocità maggiori, finendo con l'essere quindi più delicato con il prodotto".
Per maggiori informazioni:
Arjan van Burg
Burg Machinefabriek
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Web: www.burg-machinefabriek.nl
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