Al via la stagione del Radicchio Rosso di Treviso IGP: raggiunti 500 ettari autorizzati (+22%)
Il Tardivo, il più prezioso tra i radicchi veneti, l'unico che subisce la forzatura fuori dal campo attraverso la parziale immersione in acqua di risorgiva, vede crescere le superfici coltivate a IGP del 7,4% rispetto all'anno scorso (283 ettari). Se si guarda al medio periodo la crescita è superiore al 100% (ci si fermava a 134 ettari nel 2012).
"Con questa stagione – spiega Paolo Manzan, Presidente del Consorzio di Tutela - le IGP coltivate tra Treviso, Venezia e Padova, ovvero Radicchio Rosso di Treviso nelle varietà Precoce e Tardivo e Radicchio Variegato di Castelfranco, raggiungono quota 500 ettari con una crescita del 22% rispetto all'anno scorso. Nel medio periodo, la crescita è addirittura del +154% dal 2012 (quando i nostri radicchi IGP erano coltivati in 197 ettari autorizzati). Si tratta di una trasformazione radicale dell'agricoltura locale, sempre più vocata a produzioni di qualità. In questi ultimi anni, in particolare, la produzione di radicchio si è fortemente spostata verso il prodotto certificato per consentire ai produttori dell'area storica di difendersi dalle imitazioni e tutelare il prezzo. Una scelta obbligata anche per la maggiore consapevolezza dei consumatori e, della GdO, sempre più attenti ai prodotti autentici e garantiti".