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Sicilia: trombe d'aria, ora la conta dei danni negli impianti serricoli

Nella mattinata del 10 novembre 2017 e nella notte tra il 10 e l'11, si sono abbattute violente precipitazioni sulla provincia di Ragusa che hanno distrutto importanti porzioni di coltivazioni serricole del territorio. In alcuni casi, nelle zone di Vittoria (RG) e specialmente in località Scoglitti (ma non solo), si è trattato di vere e proprie trombe d'aria, che hanno letteralmente schiacciato gli impianti serricoli al suolo.


Sopra: serre letteralmente schiacciate al suolo da una tromba d'aria. Scoglitti (RG).

Fin dalle prime ore di sabato si è proceduto alla conta dei danni, ma ci vorranno giorni per capire la reale entità dei danni. Oltre alle serre devastate, a volte strappate dal suolo con l'intera palificazione, bisognerà fare i conti anche con le colture alluvionate.


Sopra: serre rovesciate, strappate dal suolo con l'intera palificazione. Vittoria (RG).

In tempi di crisi non del tutto superata, quanti tra gli orticoltori non hanno avuto la possibilità di assicurare le proprie produzioni dalle intemperie, sprofonderanno, verosimilmente, nel baratro del fallimento.



La politica regionale e locale - per quanto impotente in questi casi (il ciclone Athos e le successive calamità lo hanno insegnato) - ha mosso i primi passi verso la dichiarazione di calamità, naturale che però non sortirà alcuna misura di ristoro.



E intanto da un sopralluogo compiuto sulla fascia costiera emergono i danni in tutta la loro gravità. Tuttavia, per avere un migliore e più completo punto di osservazione, abbiamo raggiunto telefonicamente Gianfranco Cunsolo di Coldiretti di Ragusa, il quale ci ha confermato la vastità dei danni.

"Si è passati dall'estrema siccità dell'estate, alla bomba d'acqua che ha devastato una parte del territorio di S. Croce Camerina (RG) un mese fa - ha detto Cunsolo - e adesso il clima impazzito continua con diverse trombe d'aria, colpendo un vasto territorio che va da Acate (RG), Pedalino (RG) a tutto l'agro di Vittoria e parte di Randello, nell'agro di Ragusa. Il maltempo ha colpito a macchia di leopardo, distruggendo intere aziende serricole, all'interno delle quale si coltivano ortaggi come peperoni, pomodori, melanzane e altre referenze che adesso mancheranno dalla produzione".


L'interno di un vivaio a Scoglitti (RG)

"Coldiretti Ragusa chiederà, come ha fatto per Santa Croce Camerina - dice Cunsolo - lo stato di calamità naturale, ed esorta tutti i produttori che hanno avuto danni a venire presso i nostri uffici per denunciare la situazione, in modo da quantificare le superfici colpite e i danni economici".

Il tema dei mutamenti climatici è un argomento serio, dal quale l'agricoltura non può più prescindere. Ironia della sorte, il tema era stato trattato il giorno prima nel corso di un importante convegno, tenutosi a Comiso (RG). Luigi Pasotti dell'Osservatorio delle Acque - Climatologia, Idrografia e Idrologia, Sala di Vigilanza della Regione Siciliana, in quell'occasione, aveva messo bene in evidenza le anomalie del clima e la loro influenza sulle colture. "Le precipitazioni diventano sempre più rare - aveva detto Pasotti - e si manifesteranno sempre più spesso con episodi estremi e dannosi per le coltivazioni e per i territori".