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Diminuisce la produzione di frutta e orticole, crescente interesse per il bio

Confagricoltura traccia il bilancio dell’annata agraria in Piemonte

Confagricoltura traccia il bilancio dell'annata agraria in Piemonte che si chiude il giorno di San Martino (11 novembre). Produzioni in forte calo ma di elevata qualità caratterizzano il 2017. La vera emergenza sono i cambiamenti climatici che impongono efficaci politiche di gestione del territorio: l'annata agraria 2017 sarà ricordata per il particolare andamento meteorologico caratterizzato da una grande siccità estiva che ha posto in primo piano la questione dell'approvvigionamento idrico e la necessità di interventi strutturali per affrontare le emergenze legate al clima.

Gli incendi di fine ottobre hanno inoltre messo a dura prova le montagne piemontesi (che rappresentano il 45% della superficie subalpina) e confermato che è sempre più urgente definire un'efficace politica di gestione del territorio che veda l'agricoltura parte integrante della stessa.

Per molte colture il raccolto 2017 è stato scarso in termini quantitativi, con costi di produzione elevati dovuti al ricorso all'irrigazione a causa della siccità.

Per il comparto frutta, le produzioni sono inferiori dal 20 al 40% per pesche, albicocche, ciliegie, susine e castagne. Si registra un crescente interesse per la frutta biologica, che spunta prezzi decisamente superiori a quella ottenuta con metodo convenzionale. Sul fronte della redditività il bilancio però non sempre è positivo.

Diminuisce anche la produzione di orticole e quella del comparto florovivaistico (per le gelate primaverili).
Data di pubblicazione: