Senza dubbio la manodopera e' la sfida maggiore
Quando gli è stato chiesto quelle maggiori che deve affrontare la società, con sede negli Stati Uniti, Soren ha risposto: "Senza dubbio la manodopera è la sfida più grande. Con i piccoli frutti freschi bisogna stare vicino al consumatore e il relativo consumo è direttamente legato ai livelli di reddito. Tendiamo a vendere in Paesi dove questi ultimi sono alti, ma queste nazioni tendono a non avere braccianti a sufficienza".
Questo significa che un'azienda è costretta a coltivare le bacche più lontano, ma abbastanza vicino da render possibile il trasporto in camion. "Per esempio, i prodotti ortofrutticoli dal Messico vanno negli USA; quelli dal Marocco in Europa e gli ortofrutticoli della Cina meridionale vanno a Shanghai".
Soren Bjorn di Driscoll's
Espansione della produzione
"Stiamo espandendo la produzione in paesi in via di sviluppo, ma la richiesta arriva da quelli sviluppati - ha spiegato Soren - La parte difficile è cercare di far corrispondere domanda e offerta e farlo per tutto l'anno. Tutto dipende dalla manodopera".
Secondo Soren è per questo che la tecnologia è indispensabile. "Stiamo valutando soluzioni tecnologiche che siano più facili da utilizzare e più efficienti, in modo che sia più semplice raccogliere i piccoli frutti - ha dichiarato Soren - In questo modo possiamo provare a tenere sotto controllo i costi della manodopera".
"Stranamente in Cina abbiamo cominciato a usare subito tecnologie di produzione avanzate come quelle in altre parti del mondo - ha dichiarato Soren - In questo modo riusciamo anche ad avere una qualità più costante". Secondo lui il potenziale di crescita per il futuro di Driscoll's è senza dubbio in Asia. L'azienda ha creato un centro di produzione in Cina e ora ha anche una filiale lì. "La Cina è un mercato unico nel suo genere e operare lì comporta sicuramente molte restrizioni".
"Una delle cose che abbiamo imparato da altre zone è che prima ci procuriamo una squadra prevalentemente locale, che comprenda la cultura e come gestire efficacemente le cose, prima potremo crescere". Secondo Soren, la Cina è il mercato principale dell'azienda, ma ci sono anche opportunità di crescita anche in altri paesi asiatici, come Corea del Sud, Singapore e Giappone.
Questa società produttrice di piccoli frutti ha anche qualche joint venture con The Costa Group in Australia e Cina. "Abbiamo avuto più successo di quanto pensassimo - ha ammesso Soren - Sono ancora molto piccoli rispetto al resto della società, ma il successo iniziale ci ha dato molta fiducia e un buono slancio". Un'altra iniziativa che sta andando bene per Driscoll's è la sua campagna di unificazione del marchio. "Negli ultimi due anni ci siamo assicurati che si parlasse costantemente del nostro marchio a livello globale".
Braccianti e consumatori
Per il futuro Soren ha dichiarato che la visione della società è quella di cambiare l'ambiente di produzione. "Bisogna renderlo più attraente per le persone che vengono a lavorare nei campi di piccoli frutti - ha affermato Soren - Abbiamo alcune opportunità per rendere il lavoro disponibile per tutto l'anno, non solo stagionalmente, soprattutto in Nord America". Secondo il presidente della società un altro aspetto del futuro di Driscoll's è il sapersi connettere con i consumatori.
"Pensiamo di poter approfondire drasticamente la relazione con i nostri consumatori. Il modo in cui le società di branding interagiscono con i propri consumatori cambierà totalmente". Secondo Soren la tecnologia sarà la forza portante dietro a tutto questo. "Andando avanti i consumatore e i braccianti saranno le parti più critiche nella nostra attività".
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Soren Bjorn
Driscoll's
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