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Ungheria: produzione limitata di pere in questa stagione
Ferenc Apáti ha dichiarato a MTI che "in Ungheria la superficie dedicata alla produzione di pere è di circa 2.400 ettari, e che, a seconda delle condizioni climatiche, la produzione annuale varia generalmente tra le 20.000 e le 40.000 tonnellate". La limitata resa produttiva di quest'anno è dovuta al fatto che le piantagioni della contea di Zala hanno subito ripercussioni legate alle gelate di aprile, circostanza che ha interessato anche le aree produttive di Szabolcs e Borsod. Senza contare che le precipitazioni estive sono risultate insufficienti.
Apáti ha poi constatato che il prezzo all'origine delle pere di prima categoria è più elevato del 20-30% rispetto alla media: invece dei soliti 120-150 fiorini ungheresi (circa 0,39-0,49 euro), il prezzo attuale è di circa 180-220 fiorini ungheresi (0,58-0,71 euro circa). Al contempo, il prezzo delle pere Vilmos, solitamente acquistate dall'industria del brandy, quest'anno è aumentato da 80-100 fiorini ungheresi al chilo a 130-140 fiorini ungheresi (da 0,26-0,32 a 0,42-0,45 euro).
Secondo Apáti, l'aumento dei prezzi è giustificato dai danni provocati dalle gelate, che hanno colpito alcuni dei maggiori produttori europei (Polonia, Paesi Bassi, Belgio), e dalla siccità estiva in Italia che ha anch'essa contribuito a perdite significative.
Le esportazioni ungheresi di mele variano da 500 a 2.000 tonnellate all'anno, con spedizioni destinate prevalentemente ai Paesi confinanti, come la Slovacchia e la Romania. Tuttavia le esportazioni di quest'anno dovrebbero essere inferiori, soprattutto perché i calibri dei frutti sono più piccoli, a seguito della siccità e delle perdite causate da gelate e tempeste di grandine.
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