Primi danni della cimice asiatica alle coltivazioni di tutto il Piemonte
Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, informa: "I campi torinesi, come quelli di tutto il Piemonte, non sono indenni da questa invasione che sta provocando danni agli agricoltori. La cimice asiatica è un parassita estremamente polifago, in grado di nutrirsi attaccando oltre 300 specie coltivate. Inoltre la cimice asiatica è prolifica e non ha antagonisti. Questo parassita sta mettendo a rischio il comparto frutticolo piemontese: colpisce soprattutto le coltivazioni di mele, pere, kiwi e nocciole, oltre a quelle orticole, cerealicole e anche ornamentali. In Piemonte, unica regione in Italia, è stato avviato un progetto coordinato con un gruppo di lavoro per cercare soluzioni e arrivare a dare risposte concrete alle imprese agricole: dagli insetti predatori agli insetti biologici".
Michele Mellano, direttore Coldiretti Torino, aggiunge: "E' fondamentale, però, la collaborazione di tutti. Occorre fare filiera, per attuare una corretta lotta integrata all'insetto, adottando metodi sostenibili, al fine di salvaguardare l'agricoltura del nostro territorio. E, naturalmente, prestando sempre attenzione all'ambiente e alla qualità delle produzioni. Il primo passo è il monitoraggio del parassita nella aree dove risulta presente. Sinora, con le trappole, sono già state catturate 50mila cimici asiatiche. Ora i parassiti cinesi vengono studiati dai tecnici Coldiretti, dai Servizi fitosanitari regionali e dall’Università di Torino. Speriamo che presto si possa giungere a soluzioni definitive".