Ettore Navarra, tecnico dell'Azienda Le Aie, fa il punto sulla situazione del prodotto, facente parte della Dop Aglio di Voghiera. "Dal punto di vista quantitativo la produzione è buona e ragioniamo per delle rese, peso essiccato, attorno a 10-12 tonnellate all'ettaro. Circa la qualità, la stagione secca non ha penalizzato le produzioni e abbiamo superato anche qualche problema di fusariosi che c'era stato in alcune partite".

Ettore Navarra
Navarra poi entra nel dettaglio del mercato: "Non è prettamente il mio settore, ma posso dire che in Italia produciamo meno di quanto consumiamo. In linea di massima, quindi, il prodotto nazionale trova sempre posizionamento. Quello che è variabile è il prezzo. Per un prodotto confezionato, di buona qualità, non dovrebbe mai scendere sotto i 2,5 al produttore. Il prodotto estero invece spesso ha prezzi più bassi perché costi di produzione minori (anche grazie a maggiori rese ad ettaro, ndr) e perciò non mancano coloro che vorrebbero livellare verso il basso".

Il tecnico dice che la Gdo presta attenzione alla produzione italiana, mentre non sempre è così attenta al marchio Dop. Anche all'estero il marchio non è così valorizzato come meriterebbe. "Questo deriva dal fatto che il consumatore non è a conoscenza delle differenze. Conosce la Doc dei vini, più o meno, mentre Igp e Dop non le conosce. Sa distinguere il prodotto buono, ed è questa la nostra forza".

Nello scorso mese di marzo, a Sulmona si è tenuto un convegno internazionale sull'aglio (cfr. FreshPlaza del 24/03/2017) per cercare di fare il punto e agire in maniera unitaria. Ad esempio, serve un coordinamento nazionale ed europeo affinché si possa uniformare l'uso dei principi attivi.