Il kiwi Green Angel tollerante alla batteriosi presentato in un Open Day presso i Vivai Miretti di Saluzzo
Da sinistra: Amleto Venturi, Dario Miretti e Giovanni Zanzi
Accompagnatori ufficiali della visita, il professor Amleto Venturi, amministratore del laboratorio di Cesena che ha curato la micropropagazione in vitro delle piantine e il dottor Giovanni Zanzi, degli omonimi vivai di Ferrara. Venturi e Zanzi sono partner di Dario Miretti, costitutore del brevetto, per lo sviluppo e la distribuzione di Green Angel® in Italia e all'estero. Gradito ospite dell'evento, che si è tenuto venerdì 6 ottobre, lo storico vivaista Bruno Paganelli di Branzolino (Forlì), che collabora con il saluzzese Miretti da quasi trent'anni.
Da sinistra: Miretti, Sambucci e Venturi ad Agri Kiwi Expo
La giornata ha preso il via con la visita alle serre, dove sono allocate a oggi circa centomila piante pronte per la messa a dimora a partire dalla prossima primavera (altre 50mila sono allevate da Paganelli), mentre i primi lotti sono già stati impiantati nel Saluzzese.
Uno di questi impianti-modello realizzato dalla stessa azienda Miretti, a schema filare di 4 piante a distanza di un metro l'una dall'altra fra i pali di sostegno, è stato oggetto del secondo momento di interesse e analisi da parte degli operatori.
La tipologia di Green Angel® è infatti completamente diversa rispetto ad Hayward, di cui rappresenta una mutazione genetica naturale e stabile. L'apparato radicale è ridotto, il tronco e i rami sono di diametro minore, i rami sono corti con internodi ravvicinati e le foglie più piccole. Complessivamente si può dire la nuova selezione è tendenzialmente più compatta e con meno vegetazione.
Questi aspetti sono determinanti per creare l'elevata tolleranza al batterio Psa, riscontrata nei due protocolli di sperimentazione condotti dai ricercatori di Agroinnova fra il 2015 e il 2016 nel campus universitario di Grugliasco (Torino).
Ulteriori specifiche varietali e colturali, che hanno attirato l'attenzione dei tecnici, sono state illustrate da Miretti, Venturi e Zanzi ai visitatori, a partire dall'esigenza di una sola potatura invernale (in seguito non è necessario alcun diradamento), la fornitura dimezzata del quantitativo d'acqua per l'irrigazione e i trattamenti contenuti.
Green Angel® non presenta i tipici succhioni che Hayward invece manifesta. Il legno è più maturo e ha la tendenza a portare a frutto tutte le gemme. Produce tra i 18 e i 20 kg a pianta. Per questo motivo, è necessaria una maggiore densità d'impianto: circa 2mila piante a ettaro contro le circa mille di Hayward.
Circa le caratteristiche del frutto - al centro del successivo sopralluogo nell'areale di Falicetto (Verzuolo) dove è custodita la pianta-madre che vanta 25 anni di vita - esse sono analoghe ad Hayward, ma con maggiori gradi Brix e un notevole incremento della sostanza secca, proprio per via dell'apparato fogliare ridotto che consente una migliore esposizione ai raggi solari.
Dario Miretti in un vivaio di Green Angel
"Al riguardo - ha annunciato Dario Miretti al termine della giornata - sono in corso test ripetuti nei laboratori di Agrion (l'ex Creso di Manta), i cui esiti verranno divulgati in un convegno scientifico in programma a Cavour (Torino) durante la manifestazione Tuttomele, nella prima decade di novembre".
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